I gioielli di Maria Luigia d’Asburgo ci raccontano la storia

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Raccontare la storia attraverso i gioielli è sicuramente un approccio originale e interessante. Ed è l’approccio proposto da Francesca Sandrini (nella foto) nell’incontro “I gioielli di Maria Luigia d’Asburgo“, in programma oggi alle 16,30 nell’Antica Armeria di Palazzo Ducale, nell’ambito del calendario di eventi “I Martedì del Palazzo“, organizzati dalla Provincia, in collaborazione con l’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana“ che ne cura anche la parte scientifica.

Al centro dell’incontro, quindi, vi sarà la storia di Maria Luigia d’Asburgo, imperatrice di Francia e moglie di Napoleone Bonaparte, nonché, successivamente, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla. Una storia importante, che sarà ripercorsa attraverso i suoi gioielli, tanto quelli del fastoso periodo napoleonico, quanto quelli – assai più ‘modesti’ – del lungo trentennio ducale.

L’intento è quello di ricostruire la storia – dalla loro prima commissione alla spesso inevitabile successiva dispersione – di alcune delle più straordinarie parure mai realizzate, uscite dai laboratori dei più grandi maestri orafi del XIX Secolo e alle quali si affiancava un variegato campionario di preziosi, spesso meno impegnativi, destinati all’uso quotidiano, ma anche a doni e omaggi personali e di Stato.

Francesca Sandrini lavora dal 1995 alla Fondazione Museo Glauco Lombardi di Parma, con il ruolo di direttore e conservatore delle collezioni museali, nonché di responsabile della gestione museale e commerciale. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni su cataloghi e riviste di settore. Nel 1999 ha fondato la collana ‘Quaderni del Museo’, dedicata ad approfondimenti critici, storici, artistici e archivistici su tematiche legate alle collezioni e, in particolare, alla figura e al periodo di Maria Luigia d’Asburgo. Nel 2021 ha pubblicato il suo ventesimo numero, oltre ad altri volumi fuori collana.