Lucca, evasi oltre sei milioni di Imu, Cosap e Tasi, migliaia di lettere di richiamo

L’assessore Lemucchi: "Via al ecupero delle somme, già inviate 4.500 lettere". B&B: 152 attività sconosciute all’imposta di soggiorno

Evasi sei milioni di euro di Imu, Cosap e Tasi

Evasi sei milioni di euro di Imu, Cosap e Tasi

Lucca, 17 ottobre 2019 - Oltre sei milioni di euro di evaso dalla borsa comunale del fisco – nel 2019 – e in particolare dalle tasche dell’Imu per oltre 5 milioni di non dichiarato o dichiarato in difformità rispetto al reale, Imu per quasi 600mila euro, e Cosap, tassa sul suolo pubblico, per 150mila euro. Contribuenti distratti o iper ’tar-tassati’, appena raggiunti dalla bellezza di 4.500 lettere di richiamo. E se chiedere è lecito, rispondere è qualcosa di più che cortesia, in questo caso.

«Nel 2015 gli accertamenti sui tributi comunali principali si attestavano intorno ai 4 milioni di euro, quest’anno siamo oltre 6. Questo significa – spiega l’assessore Giovanni Lemucchi – che l’attività di accertamento rispetto all’emersione prosegue con efficacia. In questa fetta di potenziali evasori, che in realtà sono contribuenti a cui si è chiesto di rientrare tramite le apposite procedure di ravvedimento, solo una minoranza sono casi di distrazione. Chi denuncia una capanna al posto di una casa difficilmente può definirsi ‘distratto’. Però è chiaro che c’è anche chi semplicemente dimentica di pagare quella rata e ci sono gli errori dei commercialisti, un mix eterogeneo sul quale stiamo cercando di far luce per una questione di equità».

Al Governo proprio in questi giorni si parla di adottare misure drastiche contro gli evasori, fino al carcere. «In linea di principio personalmente sono d’accordo e credo che la nostra attività, estremamente incisiva, degli ultimi anni, sia il miglior testimone», specifica Lemucchi.

E gli anni precedenti? Nel 2015 i recuperi dell’evaso di attestavano appunto intorno a 4 milioni di euro ( di cui 144mila euro di Cosap e 76mila euro di imposta sulla pubblicità) e anche nel 2016 si andava poco oltre (qui il Cosap era sceso a 90mila euro e l’Icp a 29mila). Il primo balzo avviene nel 2017: 5 milioni e mezzo da recuperare soltanto di Imu, più ben 240mila euro di Cosap e 157mila euro di imposta di pubblicità. Nel 2018 altra ascesa e ulteriori ‘vuoti’ nelle casse del Comune: 5 milioni e 700mila di Imu con un notevole balzo in avanti dell’imposta sulla pubblicità non riscossa (246mila euro ) e una piccola sostanziosa voragine anche nei conti del Cosap, canone suolo pubblico che corrispondono soprattutto le attività di ristorazione che hanno i tavoli all’esterno.

E si giunge al 2019: cala di qualche punto il gruzzolo mancante all’appello per l’Imu, 5 milioni e 100mila euro, ma arriva la Tasi per un milione di euro, l’Imposta pubblicità scende a 125mila euro e il Cosap a 150mila, ma non essendo chiuso l’anno i valori sono passibili di crescita. L’evasione Cosap è uno degli elementi rilevanti della statistica, rilevatore di uno stato di sofferenza delle attività.

«Al di là dei ritorni relativi alle sanzioni, ove dovute, le attività svolte anche grazie al contributo della Regione Toscana che ci ha affiancato un contingente di ‘Giovani sì‘, mirano all’emersione di situazioni irregolari – spiega l’assessore Lemucchi – con delega a bilancio, controllo di gestione, tributi, società partecipate –. Un volano positivo nell’immediatezza e anche per il futuro perchè ogni recupero corrisponde a un inserimento nel data base, e quindi contribuisce a chiarire posizioni scongiurando nuove sviste fiscali».

Gli obiettivi a fuoco nell’ultimo anno, da parte del Comune, sono stati principalmente tre. «Ci siamo concentrati – chiarisce l’assessore – in tre ambiti di azione prioritari, tra cui il contrasto all’abusivismo ricettivo turistico. E qui ci ha dato una grossa mano la collaborazione con Airbnb. Sono emerse ben 38 segnalazioni relative a potenziali irregolarità rispetto alle norme delle attività produttive e 152 segnalazioni di strutture o appartamenti sconosciuti all’imposta di soggiorno. Il recupero dal sommerso che in questa fase iniziale si è attestato su oltre 40.000 euro per trimestre. Il vero risultato utile rimane comunque l’emersione sia delle strutture ricettive - in particolare extraalberghiere - abusiva, sia del fenomeno della locazione turistica di appartamenti privati».

Un altro corposo capitolo è quello dell’evasione erariale: nel 2019 sono fioccate una decina di segnalazioni ad Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. «I risultati in questo ambito sarebbero sicuramente migliorati dall’apertura di tavoli di collaborazione tra i soggetti – sottolinea Lemucchi – obiettivo a oggi solo parzialmente raggiunto. Gli esiti economici delle segnalazioni saranno noti solo al termine dei relativi processi di accertamento, verosimilmente dalla seconda metà dell’anno prossimo». In più l’indagine si è soffermata sul contrasto alle irregolarità catastali. Sono state circa le 20 segnalazioni di anomalia catastale, in parte già regolarizzate, che comportano il conseguente incremento della base imponibile per il tributo locale e erariale.