Effetti collaterali. Sì, ma stavolta della pandemia

In quella che assume i contorni di una “guerra“ sanitaria, sociale, economica, aumentati i consumi degli psicofarmaci nei primi sei mesi del 2020

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Effetti collaterali, li chiamano, con un rimando a una terminologia militare quanto mai azzeccata, visto che quella contro il Covid è una guerra. Sanitaria. Economica. Sociale. I cui effetti sulla psiche sono sotto gli occhi di tutti: dall’aumento del consumo di psicofarmaci a quello delle richieste di assistenza psicologica.

Tematiche – quelle delle ricadute sul sistema nervoso della popolazione di questa emergenza che pare non finire e che getta un’onda di scuro pessimismo sul futuro – che sono di stretta attualità. Le persone sono in molti casi allo stremo: i fenomeni di autolockdown preventivo e volontario, che tecnicamente sono stati ribattezzati “sindrome della capanna o del prigioniero“, ossia la paura di uscire e lasciare la propria casa – il luogo che per mesi nell’immaginario collettivo ci ha fatto pensare al sicuro e al riparo da qualsiasi pericolo esterno – si moltiplicano.

Così come la prescrizione e l’uso di prodotti farmaceutici: secondo l’Istituto europeo per il trattamento delle dipendenze (IeuD) nei primi sei mesi del 2020 i consumi di psicofarmaci sono cresciuti, e in particolare le benzodiazepine hanno subito un’accelerazione con tassi di crescita di oltre il 4 per cento. Il quadro è inquietante e non pare dare segnali di inversione. Anzi. E Lucca, come confermano i responsabili sanitari, non fa eccezione. Le persone cominciano a essere provate da questo con ripercussioni ovviamente sull’affettività, per non parlare degli effetti collaterali sui più giovani. E senza dimenticare l’incremento nell’uso delle droghe.

"Il lockdown ha portato a un aumento dell’abuso di droghe - si legge sempre in una nota dell’IEuD - le limitazioni ai movimenti e agli scambi sociali hanno infatti favorito la ricerca degli effetti gratificanti delle sostanze d’abuso. Addirittura, i consumatori di droghe sono aumentati e sono aumentate le sostanze disponibili e quelle sperimentate. Le tendenze rilevate sull’abuso di psicofarmaci, inoltre, lasciano supporre che anche in questo caso vi sia stato un aumento dell’abuso di tranquillanti".

Fab. Vinc.