E’ spirato il decano dei tappetari Il gruppo La Torre piange Brocchini

Pierangelo aveva 88 anni. Aveva lavorato come fabbro. in un cantiere della Darsena. Lascia la moglie e tre figli

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E’ morto Pierangelo Brocchini, 88 anni: era il tappetaro più anziano. Stimato e molto conosciuto, il ‘rosso’, come lo chiamavano i colleghi della Darsena dove ha lavorato una vita da quando aveva 16 anni come fabbro per i fulvi capelli, se n’è andato ieri mattina assistito dall’amata moglie Gemma e dai tre figli Antonio, ex assessore, Luca e Andrea, assicuratori. Pierangelo era una persona allegra e disponibile. Faceva parte degli Alpini ed era un donatore di sangue Fratres. Un uomo dedito alla famiglia e al lavoro e dal 1983 nell’associazione dei Tappeti di Segatura, nel gruppo storico della Torre che aveva fondato. Con lui se ne va un pezzo della tradizione popolare cittadina: all’ultima edizione dei tappeti era seduto col suo gruppo, attento osservatore di quell’opera che sentiva anche sua, sebbene impossibilitato a crearla materialmente, chino sul selciato. Lui e la moglie a tarda notte erano soliti cucinare per i tappetari, accoglierli in casa stanchi per la nottata trascorsa al lavoro. E’ morto proprio nel giorno in cui, nel lontano 1954, si era fidanzato con la sua Gemma, ex dipendente delle poste cittadine. I tappetari stanno organizzando il loro museo dedicato proprio ai nobili ‘maestri’: Gerio Marsili, Spartaco Lemmetti, Dino Rossi, il Turba, il Brunini, Paolo del tabacchino e adesso il Brocchini. Uomini che hanno seguito e tramandato un’arte conosciuta oltre i confini. Pierangelo lascia anche le nuore e sei nipoti. I funerali oggi in Collegiata alle 16 a cura delle onoranze funebri Il Colosseo di Matteo Ratti.

Isabella Piaceri