Il sindaco di Montecarlo a casa dopo il Covid: tre mesi di calvario, "Ho rischiato grosso"

Federico Carrara, 58 anni, era finito al San Luca il 9 febbraio , in terapia intensiva. "Faccio riabilitazione, poi tornerò in Comune"

Il sindaco Federico Carrara

Il sindaco Federico Carrara

Montecarlo (Lucca), 7 maggio 2021 - "Pronto, sono Federico, come stai?". Esordisce così al telefono il sindaco di Montecarlo, Federico Carrara, 58 anni, guarito dal Covid e ritornato finalmente a casa dopo 85 giorni di ospedale e di riabilitazione, che ancora deve continuare a fare. In quelle poche parole emerge prima l’uomo, con la sua generosità e con il suo altruismo, visto che, nonostante quello che ha passato, si è preoccupato di informarsi sugli altri, sentendosi quasi in dovere di ringraziare pubblicamente chi si è preoccupato per lui. Poi ecco la figura istituzionale, con la promessa di ritornare in sella alle questioni del Municipio, ma gradualmente, una volta riacquisite le forze. "Dopo il mio lungo ricovero al San Luca (dal 9 febbraio) e al centro di riabilitazione Auxilium Vitae di Volterra – racconta il sindaco – riprendere contatto con la famiglia è fondamentale, perché sono consapevole di aver rischiato davvero grosso. E’ stata dura in ospedale. Sono finito in terapia intensiva e ho perso moltissimi chili... Se mi sono salvato è stato grazie alla professionalità del personale medico e infermieristico e forse anche perché qualcuno ha ascoltato le vostre preghiere, quelle dei montecarlesi, ma non solo".

Un virus talmente subdolo che qualcuno nega la sua esistenza, lei come risponde? "Ho provato sulla mia pelle quanto sia difficile superare questo nemico invisibile che ci troviamo a combattere. Il pericolo è sempre in agguato, non dobbiamo mai abbassare la guardia, continuiamo a rispettare le regole del distanziamento, indossiamo la mascherina, igienizziamoci le mani e continuiamo la campagna vaccinale come unico veicolo per ritornare come eravamo. E’ comprensibile che alcuni siano logorati da questa pandemia scoppiata ormai quasi 15 mesi fa da noi, ma non possiamo mollare proprio adesso". Come le sembra il ritorno alla normalità? "Questa mi sembra una parola impegnativa, ho vissuto mesi difficili, nelle mie condizioni ero attaccato a un filo. La ripresa è lunga e faticosa. Ritornare a vivere la quotidianità non è così immediato". Prossimi obiettivi? "Dovrò proseguire la riabilitazione da casa, acquisire di nuovo le forze e poi ritornare a coprire i miei incarichi ma avrò bisogno di prendermi un periodo di pausa in cui dedicarmi soltanto al recupero. Poi farò di nuovo il sindaco e riprenderò la vita in azienda". Vuole ringraziare qualcuno?

"Tutto il personale sanitario del San Luca che ogni giorno mette il cuore nel lavoro dimostrando assoluta professionalità, ma anche umanità. Ringrazio tutti coloro che sono stati vicini alla mia famiglia con uno straordinario affetto. Mi avete dato forza, spero di potervi riabbracciare presto. Una mia foto? Ora meglio di no. Quando avrò ripreso almeno dieci chili...".