"Come insegnare ad amare la terra"

I piccoli studenti dell’infanzia di Montaltissimo a lezione con Ivo Poli per il progetto “Orto a scuola“

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"L’amore per la terra, il valore della cultura legata alle radici e la consapevolezza dell’importanza della sua cura e attenzione nella vita di ognuno di noi, sono concetti che si imparano già da bambini e possono orientare singole scelte e comportamenti futuri, non solo in termini ambientali". Questo il pensiero delle maestre che seguono i piccoli alunni della rinomata Scuola dell’Infanzia di Montaltissimo, avvolta nel verde del comune di Molazzana, alla base del proseguo del progetto "Orto a Scuola" che si è arricchito della visita di un esperto.

Ivo Poli, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Castagno, che da anni persegue la cultura dell’alimentazione sana e sostenibile, oltre a promuovere la sensibilizzazione circa la biodiversità presente sul territorio, si è infatti presentato a scuola armato di piantine, offerte dall’azienda agricola locale Fiori Rita, da trapiantare nell’orto didattico. "Il nostro paziente esperto - intervengono le insegnanti -, ha raccontato ai bimbi quali tra le piante fossero le varietà tipiche della nostra zona, sottolineando con parole semplici l’importanza della biodiversità.

I bambini si sono mostrati molto attenti e collaborativi e lo hanno aiutato a trapiantare le piantine, rispondendo con entusiasmo alle domande che venivano loro poste, mostrando anche una certa preparazione nel riconoscerle. Iniziative come questa vogliono far ripartire i nostri bimbi dalle cose semplici, di sostanza e far nascere in loro, come un semino piantato e innaffiato con amore, la curiosità e l’attenzione nei confronti della terra e di tutto quello che generosamente ci regala".

"E’ un’esperienza molto importante quella intrapresa in questa scuola dell’infanzia - aggiunge Ivo Poli -, soprattutto in relazione all’impoverimento progressivo della nostra cultura , legata al territorio e alla terra, alla quale siamo andati siamo andati incontro in questi ultimi anni. Si è interrotto quell’importante filo conduttore che legava e tramandava le conoscenze dei nostri nonni alle generazioni successive, che poneva particolare riguardo alla terra e alla stagionalità dei raccolti, ai prodotti locali e ai tempi della natura. È di fondamentale importanza insegnare ai bambini l’origine di tutto quello che mangiano, la cura nei confronti dei prodotti legati al nostro territorio e la conoscenza sapiente che rischiamo sempre più di perdere".

Fiorella Corti