No al centro immigrati. Antraccoli: gli abitanti chiedono gli atti

L’istanza al Prefetto per conoscere tutti i dettagli del piano

L’incontro dei residenti con il sindaco Pardini  un mese fa ad Antraccoli (foto Alcide)

L’incontro dei residenti con il sindaco Pardini un mese fa ad Antraccoli (foto Alcide)

Lucca, 24 ottobre 2024 – Un silenzio che fa rumore e nel contempo preoccupa, quello che sta riguardando la vicenda del Cas di Antraccoli, dove la Prefettura e la Misericordia vorrebbe inserire 40 immigrati in una piccola corte del paese. Una situazione rigettata da un po’ tutti i residenti che dopo aver raccolto centinaia di firme e dato vita a assemblee pubbliche alle quali hanno preso parte anche molti esponenti comunali, si sono nuovamente rivolti al prefetto per avere accesso agli atti inerenti l’intera vicenda.

In particolare, gli abitanti hanno richiesto di visionare il bando pubblico, il contratto con la Misericordia, ma anche le relazione della Asl e dei Vigili del Fuoco sulla congruità o meno del piccolo stabile a ospitare un così alto numero di persone. Un silenzio che non solo riguarda la Prefettura, con la quale il Comune di Lucca si sta adoperando per individuare una soluzione alternativa, ma anche la Misericordia che sulla vicenda ha per ora evitato passi indietro. Peraltro dopo aver fornito, durante gli incontri dei mesi scorsi con i residenti, un quadro del numero dei possibili ospiti rivelatosi decisamente inferiore alla realtà, secondo la ricostruzione fornita più volte da alcuni dei cittadini presenti all’incontro.

Sull’atteggiamento della Misericordia è intervenuto anche nei giorni scorsi lo stesso consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini che si è dichiarato amareggiato per il comportamento della stessa Misericordia. “Non mi piace il silenzio che è calato sul Cas ad Antraccoli – aveva dichiarato Baldini – non mi piace per nulla e mi sarei aspettato che la Misericordia, dopo aver preso atto della vera e propria rivolta dei cittadini residenti sia nel comune di Lucca che in quello confinante di Capannori, avesse lei tolto per prima tutti dall’imbarazzo ritirando il progetto e invece continua in quell’approccio “alla zitta“ che ha fatto trovare a chi abita nella corte l’ipotesi di dover convivere con 40 migranti senza che ne sapessero nulla”.