Cambiano le abitudini a tavola E ritorna la cucina degli avanzi

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Dalla lista delle spese contro gli acquisti impulsivi all’utilizzo degli avanzi, dal ritorno della gavetta in ufficio agli orti sul balcone fino all’assalto ai discount: sono solo alcune delle strategie adottate dai toscani per far fronte al carovita, con la crescita a doppia cifra dell’inflazione che mette in crisi i bilanci delle famiglie che dovranno spendere 775 euro in più per fare la spesa.

E’ quanto emerge dal primo rapporto ColdirettiCensis “Gli italiani e il cibo nelle crisi e oltre”.

Con la crisi economica scatenata dal conflitto in Ucraina il 58% degli toscani ha iniziato a cucinare avanzi dei pasti precedenti, secondo ColdirettiCensis, allargando a una fascia importante di popolazione una pratica sino ad oggi seguita da quote più ridotte di persone, coniugando la necessità di risparmiare con l’importanza etica di ridurre lo spreco. Il riutilizzo degli avanzi si sposta poi – rilevano ColdirettiCensis – dalle mura domestiche all’ufficio, con il 52% dei lavoratori che dichiara di portarsi al lavoro la gavetta con il cibo.

Il 41% dei toscani dichiara di coltivare frutta, verdura, erbe aromatiche in casa sul balcone, negli orti urbani o in piccoli orti di proprietà. Inoltre, al momento di fare la spesa, con l’81% delle persone che ha preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso.

C’è poi una fetta di cittadini, quasi sette consumatori su 10 (69%), che cercano regolarmente prodotti a chilometro zero e il 50% effettua acquisti nei mercati dei contadini con l’obiettivo di sostenere le realtà locali, ridurre l’impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantirsi prodotti più freschi.