Bulgarella prepara una mini rivoluzione tecnica

Serie C. Lucchese: a tu per tu con il presidente. In bilico la posizione di mister Gorgone. Calciatori, torna Ravasio dal Sorrento

Bulgarella prepara una mini rivoluzione tecnica

Bulgarella prepara una mini rivoluzione tecnica

Dopo aver trascorso qualche giorno in Sicilia, Andrea Bulgarella è rientrato a Pisa e ieri pomeriggio, tra una riunione e l’altra, ha avuto il tempo per rispondere a qualche domanda, premettendo che si è preso una settimana di tempo prima di spiegare più compiutamente le sue idee sul futuro. Finalmente è calato il sipario sul campionato, con la squadra che non ha rispettato le previsioni della vigilia, peraltro fin troppo trionfalistiche, fallendo l’obiettivo minimo che era l’ingresso nei play-off.

Il suo commento, presidente?

"Ripeto quanto ho già detto, che i play-off, così come sono strutturati, offrono pochissime chances di poter salire di categoria, per cui arrivare ottavi o dodicesimi faceva pochissima differenza. Cosa diversa era la coppa Italia. Avevamo il 35-40 per cento di possibilità di conquistare la finale, invece la squadra non ha avuto la forza di farcela. Tutti sapevano, dal mister ai giocatori, che ci tenevo in modo particolare a giocare la finale. Invece, niente. Quella è stata la delusione più grande, una “ferita“ che sarà difficile da rimarginare. Ma ora è tempo di voltare pagina, di guardare al futuro".

Ecco. Come sarà il domani della Lucchese dal punto di vista dell’organizzazione tecnica?

"Capisco dove vuole arrivare e le dico subito che Andrea Bulgarella ha sbagliato una volta a dare una fiducia illimitata ai suoi collaboratori e per gli errori che sono stati commessi e sicuramente ne sono stati commessi tanti, mi prendo le mie responsabilità, perché sono io il presidente. E’ altresì vero che avrebbero dovuto essere altri, quelli che materialmente hanno fatto le scelte, a dover rispondere. Comunque, sia, da oggi Andrea Bulgarella ha detto basta. Basta con la fiducia in bianco. Ma per rispondere alla sua domanda, le dico che nei prossimi giorni sceglierò un collaboratore tecnico di mia fiducia, che faccia gruppo con la squadra, che dovrà operare, facendo riferimento solo al sottoscritto".

Lei ha sempre avuto grande fiducia nel mister. Oggi la sua fiducia è sempre la stessa?

"Come mi aspettavo molto di più dalla squadra, soprattutto sotto l’aspetto della grinta, del carattere, la stessa cosa potrei dire dell’allenatore, che ho sempre difeso e protetto. Comunque presto parlerò con Gorgone e voglio capire se ha l’entusiasmo, la volontà di creare un gruppo unito, forte, in grado di giocarsela con le migliori, perché la Lucchese che ho in mente dovrà essere una squadra che non si abbatte alle prime difficoltà, che ha dentro di sé la forza di reagire e la voglia di vincere, di sognare".

Pare di capire, insomma, che molti degli attuali giocatori, con o senza un contratto anche per la prossima stagione, potrebbero cambiare aria?

"Molto dipenderà da chi sarà l’allenatore, da chi avrà la responsabilità del mercato, anche se non vi nascondo che molti mi hanno deluso. Al momento posso confermare che Ravasio, che qui aveva poca considerazione, tornerà dal prestito di Sorrento, dove ha fatto molto bene, segnando anche 12 reti. E non aggiungo altro".

Emiliano Pellegrini