Il 90enne muore, ma è scontro sul salvataggio

I vigili del fuoco accusano: "Non è stato rispettato il protocollo, andiamo dal prefetto"

Il salvataggio dell’anziano da parte del Sast

Il salvataggio dell’anziano da parte del Sast

Castelnuovo Garfagnana (Lucca), 6 agosto 2019 - Purtroppo Amedeo Franchini – il 90enne caduto in un dirupo e recuperato dopo una notte all’addiaccio domenica mattina – non ce l’ha fatta, ma il suo salvataggio è diventato motivo di scontro e polemiche; sebbene sollevatesi prima del suo decesso.

Il segretario provinciale di Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, Nicola Todaro, aveva diramato una nota dopo la fine delle operazione e quando ancora le condizioni dell’uomo, da poco recuperato, erano lungi dal peggiorare e anzi sembravano non destare particolari preoccupazioni. Il vigile del fuoco, in forza al comando provinciale di Lucca, si chiede il perché del mancato coinvolgimento delle squadre specializzate del corpo dei vigili del fuoco, tra l’altro presenti nel comune di Castelnuovo nella loro sede distaccata.

«Non siamo stati informati in alcun modo dell’emergenza in atto a poca distanza da noi – spiega Todaro – e lo consideriamo un fatto particolarmente grave. Le nostre squadre presenti in loco sarebbero potute intervenire in pochi minuti con le tecniche Saf previste, attivando le unità cinofile e qualsiasi attività operativa specifica che indica il nostro corpo primario per i soccorsi tecnici urgenti su tutto il territorio nazionale. In tal caso si sarebbero innalzate molto le probabilità di veloce individuazione del disperso grazie al maggiore numero di operatori impegnati nella ricerca. Nello specifico si sarebbe potuto evitare che l’uomo restasse una intera notte esposto a freddo e pericoli. Tale mancanza prefigurerebbe, tra l’altro, l’inosservanza dei protocolli d’intesa che regolano i rapporti di intervento tra i vigili del fuoco e i responsabili del numero di emergenza urgenza 118».

Questi i primari punti per i quali i dirigenti Conapo stanno elaborando una richiesta di chiarimenti specifici alla Prefettura. «Fare chiarezza – conclude Todaro – potrebbe significare salvate vite».

Da parte dell’Asl Toscana Nord ovest si fa sapere che i protocolli specifici sarebbero stati, invece, rispettati. La richiesta d’intervento sarebbe infatti pervenuta alla centrale operativa attivando un soccorso di tipo sanitario e non come ricerca di una persona dispersa, fattispecie di situazione quest’ultima alla quale si riferirebbe l’intervento sindacale dei vigili del fuoco.