MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Andreotti chiude dopo 85 anni: "Tutti vanno nei supermercati. Resistere oltre è impossibile"

L’amaro sfogo del titolare che abbassa la saracinesca alzata dal nonno

L’amaro sfogo del titolare che abbassa la saracinesca alzata dal nonno

L’amaro sfogo del titolare che abbassa la saracinesca alzata dal nonno

Chiude dopo 85 anni una storica attività di Altopascio. Il market Andreotti, alimentari, igiene per la casa e molto altro. Un punto di riferimento, immobile da 600 metri quadrati posizionato in pieno centro: su corso Cavour, di fronte alla chiesa di San Jacopo e al palazzo del Municipio e con secondo ingresso sul lato di via Marconi. Ci sono già gli sconti per fine merce, il tempo di esaurire le ultime scorte, una decina di giorni circa e calerà definitivamente la saracinesca. Anche per i cinque dipendenti.

Il titolare, Andrea Andreotti, spiega i motivi per cui questa avventura è giunta all’epilogo: "Sono molto dispiaciuto ma anche arrabbiato, perché secondo me la la chiusura è determinata dagli altopascesi, lo scriva per favore, - argomenta il commerciante - specialmente quelli del centro. Vanno a fare la spesa ai vari supermercati, passano con le borse davanti e chiedono pure se gliele teniamo per fare altre commissioni.

Abbiamo sempre avuto prezzi più che concorrenziali, cercando al tempo stesso di privilegiare la qualità. Alcuni prodotti costano uguale a quelli che ho io e quella che si trova nella grande distribuzione. Ma parlo di frutta e carne. Ho avuto contadini che mi offrivano prodotti a chilometri zero, che venivano dagli orti della zona. Inoltre da considerare la comodità di un avere un supermercato in pieno centro. Nemmeno a Lucca o a Firenze è così. E’ chiaro che la gente deve poter andare dove vuole, ma non capisco. Si afferma da più parti che si devono salvare i negozi di vicinato (noi siamo un pochino più grandi), ma poi non si agisce di conseguenza. Il calo c’è stato, sempre più marcato e allora, a 60 anni, ho deciso di mollare. Vedremo se e come ripartirò e cosa farò".

Andreotti è proprietario del fondo, che sarà affittato o venduto (se arriverà l’offerta giusta) ad altre realtà. "Si è fatta avanti Carrefour ma non siamo arrivati a ratificare l’accordo. Non è semplice con queste grandi catene. Siamo partiti, con mio nonno, poi mio padre, tre generazioni, nel 1940, quando rifornivamo le botteghe. Io ci lavoro dal 1978, avevo 13 anni, adesso c’è necessità di riflettere". Per la cittadina del Tau, comunque, una perdita importante.

Massimo Stefanini