Premio Rotonda... ma in Fortezza Vecchia

"Questa mostra è sempre più a rischio"

Un momento del Premio Rotonda

Un momento del Premio Rotonda

Livorno, 15 giugno 2017 - Si chiamerà semplicemente «Premio Rotonda 2017 - Edizione speciale», anziché contenere come avrebbe imposto la tradizione la dicitura «65esima edizione».

Il motivo è presto detto, come racconta il presidente di Ro Art Roberto Russo: «Non abbiamo potuto emettere il bando nei tempi canonici per via dei lavori in corso allo chalet della Rotonda di Ardenza, culla naturale della classica manifestazione dell’estate livornese. Da ottobre ci siamo attivati per avere incontri ad hoc con l’assessore Belais e con il Comune in modo da trovare una sede alternativa. Purtroppo alla fine dei conti – e con un solo incontro istituzionale nel mese di maggio, quando era troppo tardi per tutto – ci siamo dovuti accontentare di organizzare l’evento nel piazzale in Fortezza Vecchia. Tradizionalmente il Premio Rotonda porta in città un ricco circuito nazionale di pittori – lo scorso anno erano stati circa 80 – ai quali facciamo appello affinché dimostrino attaccamento a questa manifestazione che altrimenti rischia di sparire. Ci preoccupano i ritardi e i tentennamenti, anche se il Comune ci ha garantito il sostegno. Al netto però del fatto che i contributi si sono ridotti nel giro di pochi anni a 5 mila euro quando il costo complessivo del circuito organizzativo al momento è intorno ai 30mila euro. Qui abbiamo bisogno di rilanciare un appuntamento che anima la città ininterrottamente la città dal 1953, oltre che di tornare al più presto nella sede della Rotonda».

 «Il nostro dovere verso i pittori era quello di assicurare uno spazio adeguato alla manifestazione - ha aggiunto Carlotta Pardini - Cosa già diversa sarebbe stato poter entrare dentro la Fortezza e risparmiare il solleone ai visitatori e gli espositori. Avevamo chiesto anche Villa Mimbelli, piazza Mazzini e Fortezza Nuova ma non è stato possibile ottenere niente di diverso».

Adesso però è tempo di promuovere il nuovo appuntamento con una «chiamata» agli artisti. «Di solito il bando veniva pubblicato in maggio, il che permette anche una certa anteprima e dà tempo agli artisti di prepararsi e di calcolare anche il trasporto in città delle opere – ha concluso Russo – Stiamo avendo collaborazioni con tecnici qualificati dalla grafica ai progetti di allestimento e fino alle relazioni social e promo video. Molti sono i giovani che gravitano attorno a questo mondo, segno che il Premio Rotonda ha un futuro e uno sviluppo».