Giovane e social(e), vi racconto come sarà il mio De Filippo

Paolo Ruffini è il direttore artistico del teatro di Cecina. "L'obiettivo è riuscire a portare i ragazzi tra il pubblico"

Cecina (Livorno), 8 OTTOBRE 2016 - “IL MIO De Filippo? Sarà un teatro giovane, un teatro social(e), con le parentesi mi raccomando”. Paolo Ruffini è il direttore artistico del teatro comunale per la stagione a venire. “L'accordo è per un anno ma il nostro è un progetto in prospettiva”. La presentazione avviene in Comune, la delibera è di qualche settimana fa. “Ne abbiamo parlato la prima volta in occasione della festa dell'associazione Sui Passi di Ale- spiega il sindaco Lippi -. E' stato proprio lui a parlarmi dell'idea di fare un teatro per i ragazzi e così ne è nata una collaborazione”. E anche qualcosa di più.

Al teatro resta la gestione Artimbanco con la scuola, resta anche la programmazione di Fondazione Toscana Spettacolo Onlus. “Non è che vogliamo abolire i classiconi o mandar via le persone anziane dal teatro – scherza ma neanche troppo Ruffini – ma il pubblico deve essere allargato ai giovani. E per farlo l'unico modo è rendere il teatro attrattivo anche per loro, usare il loro linguaggio, anche a costo di far storcere il naso a qualche intendore”. “Per noi – sottolinea Lippi – con la ristrutturazione che avvieremo grazie ai finanziamenti europei e la scuola che trasferirà qui la sua attività, avere un personaggio dello spettacolo come lui, che rappresenta la livornesità con il suo spirito anarcoide, irriverente, libertino, è la ciliegina sulla torta”.

Il lavoro da fare è tanto. “Ma a me affascina e lusinga l'idea di partire da zero, di ripartire e poter costruire. Non che snobbi realtà più blasonate, se mi offrivano il Goldoni mica rifiutavo – ride l'attore e conduttore – ma questa sarà una sfida divertente”. L'obiettivo quindi è attirare i giovani ma per farlo serve un teatro che non sia... “un rompimento di scatole, perché diciamolo, a volte ai ragazzi propongono delle cose che con loro hanno ben poco a che fare. Io invece voglio che alzino gli occhi dal telefonino e che commentino lo spettacolo, ma non su facebook, fuori, faccia a faccia”.

Ma come si fa a rendere il teatro più divertente con i ragazzi? “Portando a teatro cose non teatrali. Ci sarà uno spettacolo dei Panpers, tre giovani talenti comici, o le Lucciole, lo spettacolo di una giovane attrice, Giulia Perelli. Ma il bello del teatro è anche che è naturalmente 3D, è dal vivo. Allora ho pensato a due Talk (Show), show tra parentesi mi raccomando, che condurrò con personaggi dello spettacolo”.

E poi c'è 'Un grande abbraccio', lo spettacolo sempre di Paolo Ruffini e Lamberto Giannini, che vanta tra gli attori un gruppo di ragazzi disabili, con la sindrome di down, nato dalla collaborazione con la compagnia Mayor Von Frinzius. Ruffini nel frattempo sarà anche in tv e al cinema, gli impegni non gli mancano. “Ma ce la farò e anche bene - garantisce – ma è già un successo che abbiamo la possibilità di provare a farlo”.

In mente Ruffini ha anche molto altro, gli incontri nelle scuole, gli aperitivi jazz, un cineforum d'essai, il palcoscenico per mettere in mostra le 'eccellenze' artistiche locali. “Abbiamo investito molto nei giovani, quindi nello sport, nelle scuole e nel teatro” sottolinea il sindaco. Per questo affidamento in particolare l'investimento è di 40mila euro. “Ma non sono soldi che vanno in tasca a me – interviene Ruffini -, ci sono dentro gli spettacoli, tutte le attività che svolgeremo”.

Cecilia Morello