Una salvezza nel 1924, poi quella del 2021

Spezia-Torino è una storia inevitabilmente scarna, troppo diverse le vicende dei due club, ma tutta dalla parte degli Aquilotti, a punteggio pieno nei quattro precedenti. La prima volta dei granata al Picco fu il 30 marzo 1924: se ci fosse stata la radio, sarebbe stato il campo principale della penultima giornata, tra le ambizioni di scudetto degli ospiti e la necessità di salvarsi degli spezzini. Ne venne fuori una battaglia, con i torinesi che si lamentarono di un clima troppo acceso in campo e sugli spalti. Il gol di Conenna al 28’ sancì la salvezza dello Spezia e regalò al Bologna la finale scudetto contro il Genoa. Il campionato seguente fu quello della retrocessione dello Spezia, ma la vittoria sul Torino per 1-0 grazie al rigore di Tognotti al 28’, difesa in dieci per tutta la ripresa per l’infortunio di Tieghi (non erano possibili le sostituzioni), rappresentò l’ultimo scalpo illustre di un quinquennio corsaro tra le grandi del calcio italiano. Novantacinque anni dopo, il 15 maggio 2021, di nuovo alla penultima giornata, come nel 1924 e come oggi, lo Spezia conquistò la prima salvezza in serie A con un fantastico 4-1 che inguaiò il Toro. L’apoteosi di Italiano, purtroppo a porte chiuse, fu suggellata da Saponara al 19’, dalla doppietta di Nzola al 42’ (rigore) e al 74’ e infine da uno stacco imperioso di testa di Erlic, appena entrato, all’83’. In apertura di ripresa c’era stato il rigore di Belotti a mettere apprensione, ma quel giorno lo Spezia era proprio di un’altra categoria. Non meno importante l’1-0 del 6 novembre 2021, perché fu la partita della svolta in una stagione fin lì molto amara. Thiago Motta salvò la sua panchina con un modulo molto più concreto e battagliero: non a caso il gol vincente lo fece Sala, schierato nella posizione chiave di centromediano che poi farà le fortune di Kiwior, con un bolide da fuori area al 13’ della ripresa.

Mirco Giorgi

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