Questione di uomini e di come farli rendere

Sembrava una partita senza storia per la Roma, invece la sconfitta di Budapest e una giustizia sportiva in movimento obbligano i giallorossi a vincere per evitare il sorpasso della Juve e la conseguente relegazione in Conference. Mourinho farà turnover, ma senza esagerare: in difesa Llorente al posto di Ibanez, a centrocampo Bove e Zalewski a portare freschezza e fantasia al posto di Matic e Celik, Dybala probabilmente sarà rilevato da El Shaarawy e non è da escludere una staffetta Abraham-Belotti, con l’ex granata titolare. Tutti questi presunti rincalzi sarebbero stratitolari nello Spezia, per cui il compito che aspetta Semplici e i suoi resta proibitivo. In quella che forse non sarà l’ultima fatica stagionale, gli Aquilotti devono provarci lo stesso, per evitare tutte le insidie di uno spareggio che si preannuncia già, per tutta una serie di fetidi segnali, come una trappola per chi è ormai visto palesemente come un intruso, per un bacino di utenza piccolissimo e uno stadio assolutamente non all’altezza. Cosa fare per strappare quel punto che quasi certamente sarebbe decisivo?

Prima che di tattica o tecnica, è una questione di uomini e di come possano rendere al meglio. Difesa a tre, certo, ma con Wisniewski in mezzo, Amian a destra e Nikolaou a sinistra. Ampadu, uno dei pochissimi imprescindibili, se sarà recuperato lo piazzeremmo davanti alla difesa, argine e rilancio a rinforzo di un reparto troppo statico. Purtroppo assente Bastoni, che avremmo schierato dall’inizio per le sue qualità, Esposito andrebbe sul centrosinistra ed Ekdal, fondamentale per la sua esperienza, sul centrodestra. Sulle fasce, Reca a sinistra, per correre e togliergli compiti difensivi spesso deleteri, e Zurkowski, per quel che potrà, sulla destra. Gyasi ad affiancare Nzola e a sacrificarsi dove serve, come sempre, con Mbala a cui ci si aggrappa per un miracolo. Cambi, se non forzati: Agudelo per Zurkowski, Bourabia per Ekdal, Verde per chi non ce la fa più, con arretramento di Gyasi al posto di chi esce. Solo in caso di arrembaggio finale, Shomurodov a cercar gloria.

Mirco Giorgi

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