
Dire che è nato sui campi da basket, è avvicinarsi molto alla realtà: classe 2006, Matteo Amadori è cresciuto a latte e palla a spicchi, grazie alla passione sfrenata per questa disciplina e per i colori del Basket Follo che gli è stata trasmessa dal papà Andrea e dal nonno Attilio, presidente del sodalizio biancoceleste. Dopo gli anni del minibasket e il trasferimento insieme alla famiglia a Cantù, ha iniziato nella città lombarda cuore di una delle più fruttuose tradizioni cestistiche italiane una nuova avventura. Quest’anno Matteo, playmaker puro, inizia il quarto anno del Progetto Giovani della società canturina: disputerà il campionato Under 15 d’eccellenza: il massimo per gli atleti della sua età. Si aggiunge, così, un altro tassello alla sua promettente carriera sportiva, che va avanti dopo aver già ottenuto diverse soddisfazioni in giro per l’Italia del Nord e non solo, fra cui la partecipazione alla selezione del prestigioso trofeo ’Bulgheroni’, fra le competizioni più rinomate del panorama cestistico giovanile. Stagione dopo stagione, il giovane Amadori è diventato un perno del suo roster che mette insieme diversi talenti, fra cui i gemelli sardi Mazzoleni fra i migliori 10 giocatori classe 2006 a livello nazionale. Ad impreziosire l’avventura della stagione appena iniziata, la speciale guida su cui possono contare Matteo i suoi compagni: coach Christian Di Giuliomaria, che metterà a disposizione gli insegnamenti di lunga e felice carriera fra club di primo piano e Nazionale. "Matteo è un ragazzo d’oro – sottolinea il tecnico – che ha una grandissima passione per il basket: la sera va a letto con il pallone ed è un grande lavoratore, dote importante tanto nello sporto quanto nella vita di tutti i giorni. Possiede un buon tiro, una buona visione di gioco ed è abilissimo con la palla: con i ragazzi della sua annata ha la possibilità di continuare il suo percorso, sperando che lo porti il più lontano possibile".
Chiara Tenca