REDAZIONE LA SPEZIA

Lo Spezia femminile ’costretto’ a giocare

Pure essendo dilettanti, le aquilotte partecipano a un campionato nazionale. E la società dovrà spendere 6mila euro in tamponi

Settimana importante nel mondo del calcio dilettanti. Oggi a Roma riunione e consiglio per le nuove cariche in seno alla Lega nazionale, ballano le riconferme di Cosimo Sibilia alla guida della Lnd e di conseguenza le altre. Poi sabato 9 gennaio le elezioni dei comitati regionali, con Giulio Ivaldi in Liguria che dovrebbe essere confermato alla guida. Ma polemiche ed eccezioni non mancano sui protocolli per ripartire in sicurezza. Ieri sul nostro quotidiano si è parlato della difficile ripresa dei dilettanti, mentre al momento sembra impossibile quella delle giovanili. Ma in questo panorama, prima di affrontare pro e contro sulle attività, una squadra sola, oltre allo Spezia Calcio in A, sarà ’costretta’ a tornare in campo è la squadra femminile della Asd Spezia che disputa un campionato nazionale, quello di serie C. Gli interessi nazionali azzerano e cancellano i vari decreti, ci si può allenare, spostare tra comuni e regioni, rientrare dopo le 22. Insomma dilettanti che si comportano da professionisti. Quando c’è da dare! La squadra guidata da Massimiliano Leccese comunque si è sempre allenata ed e pronta a giocare il recupero della 4ª giornata fissato il 17 gennaio ad Ivrea. Salvo sorprese dietro l’angolo. Che sia comunque importante la squadra nel panorama calcistico sprugolino lo dimostra la grande attenzione anche delle Istituzioni, con il progetto ’Palla alle donne contro ogni violenza’ e con il sindaco Pierluigi Peracchini che ha rimarcato nella bicchierata di Natale l’importanza del movimento femminile e della nostra squadra in rosa che porta in Italia il nome di Spezia.

Ma come si potrà ricominciare? Dubbi e problemi sono tanti. Proviamo a spiegare. Le squadre che disputano i campionati dilettanti dovranno effettuare ogni settimana, almeno 48 ore prima di giocare, il tampone. Staff e giocatrici in lista, con il medico della partita che dovrà verificare con l’arbitro che le due squadre siano in regola, altrimenti non si gioca. E i tamponi li devono pagare le società, con almeno un ulteriore esborso di 6 mila euro. Sembra che appena l’Uefa darà i contributi, le società saranno rimborsate. Ma la Lega dilettanti ha già avuto 9 mila euro sempre attraverso i soliti fondi. Nulla però per il femminile, sempre a rincorrere. Per questo semplice motivo campionati regionali e giovanili non potranno mai partire.

I rischi per allenamenti, partite, trasferte sono esattamente i soliti. Anzi peggiorativi vista la situazione Impianti sportivi. Dovrebbe cambiare il Dpcm, ma allora vorrebbe dire ’liberi tutti’ e quindi virus sconfitto. Magari. Insomma non si possono fare le nozze con i fichi secchi. Impressione che se la situazione dei contagi peggiora, non si giocherà più. Comunque in casa aquilotta a giorni la presentazione della nuova società Asdrl Spezia Women. Sarà l ‘unica femminile in Liguria ad essere ancora separata dal maschile. Buon ultima la Sampdoria, che acquisirà il Campomorone.

M.Z.