Lo spagnolo Macia sarà il nuovo direttore

Un profilo di livello internazionale, i Platek vogliono rilanciare le ambizioni del club bianco puntando su un operatore di mercato di spessore

di Fabio Bernardini

La Spezia

Lo spagnolo Eduardo Macia, classe 1974, nativo di Siviglia, è a un passo dal diventare il nuovo Chief Football Operations Officer dello Spezia. Trattasi di un profilo di livello internazionale, che vanta nel suo curriculum esperienze con Valencia, Liverpool, Olympiacos, Fiorentina, Real Betis, Leicester e Bordeaux. I Platek, supportati nelle decisioni all’ad Nishant Tella, vogliono rilanciare le ambizioni del club bianco puntando su un operatore di mercato di elevato spessore, specializzato come il predecessore Riccardo Pecini, nella scoperta di giovani talenti. Un’attività, quella di Macia, sviluppata con il supporto di cinque osservatori sparsi soprattutto in Spagna, America del sud, Europa dell’est. Tra questi spicca il nome di Jacob Hansen, esperto nella ricerca di atleti promettenti nel nord Europa. Nelle intenzioni della proprietà americana non c’è , dunque, una smobilitazione, bensì la conferma del progetto di consolidamento della Serie A avviato nel 2021. Si mira a passare da un professionista di alto livello come Riccardo Pecini, che lascia in dote un parco giocatori potenzialmente foriero di plusvalenze (in primis Kiwior e Nikolaou), ad un altro di altrettante riprovate capacità come Macia, al momento svincolato. Quest’ultimo, tra l’altro, aspetto non certo indifferente ai Platek, parla il modo fluente diverse lingue, tra cui l’inglese e l’italiano. Le sue prime esperienze da dirigente sportivo, dopo un primo approccio come allenatore nelle giovanili del Real, Macia le ebbe nel Valencia, club nel quale militò anche nella veste di difensore (smise a 21 anni per un infortunio), fortemente voluto dall’allora tecnico Rafael Benitez, con il quale vinse due campionati spagnoli e l’Europa League. Nel 2006 Benitez lo chiamò al Liverpool per affidargli il ruolo di capo dei talent scout. Per lui non solo compiti di osservazione sul campo dei vari talenti ma anche analisi dettagliatissime dei dati statistici di ciascuno di essi grazie ad un database che consta di migliaia di schede di giocatori. Nel 2010, con l’arrivo di mister Roy Hodgson sulla panchina del sodalizio inglese, Macia si trasferì all’Olympiacos diventando direttore tecnico del club. Un anno dopo lo sbarco in Italia chiamato dalla Fiorentina dei Della Valle. Nel club viola collaborò con Pantaleo Corvino, per poi assumere nel 2012 la carica di direttore tecnico insieme a Daniele Pradè. Dopo quattro anni intensi in Toscana, nel corso dei quali portò Tatarusanu, Joaquin, Borja Valero, Gonzalo Rodriguez, e Mati, il ritorno in Spagna, al Betis Siviglia (ingaggiò l’ex aquilotto Piccini) e, a seguire, al Bordeaux. Ieri i vertici societari aquilotti hanno lavorato incessantemente per definire nel dettaglio l’ingaggio di Macia e a stretto giro di posta potrebbe arrivare la fumata bianca.

Nel frattempo, a guidare l’area tecnica ad interim, vi sarà il confermatissimo ds Stefano Melissano, tra i protagonisti, insieme all’ex ds aquilotto Mauro Meluso, della salvezza del 2021. La filosofia lavorativa di Macia è basata sull’osservazione a 360 gradi dei potenziali giocatori, con una particolare attenzione alla personalità, oltre alle prestazioni e ai dati statistici. Ovviamente lo spagnolo è un operatore di mercato che punta moltissimo sul settore giovanile, come attestato dal suo lavoro a Firenze. Tra gli attenzionati dal club bianco anche José Boto, ds del Paok.