"Il ’Picco’ darà la spinta verso la salvezza"

L’ex capitano aquilotto Stefano Sottili ’avvistato’ a Reggio Emilia. "Ero in ritiro con la mia Torres, sentivo i boati dei tifosi spezzini"

"Il ’Picco’ darà la spinta verso la salvezza"

"Il ’Picco’ darà la spinta verso la salvezza"

di Fabio Bernardini

"Lo Spezia è padrone del proprio destino, ha il vantaggio di poter sfruttare in modo determinante il ‘Picco’ e sfruttare i cinque punti in più dal Verona". A caricare l’ambiente aquilotto ci ha pensato l’ex capitano di lungo corso Stefano Sottili: "Sono certo che i bianchi sapranno mantenere il vantaggio dalla terzultima in classifica fino alla fine".

Sottili, venerdì scorso tanti tifosi l’hanno l’hanno riconosciuta a Reggio Emilia dove era in ritiro con la sua Torres e l’hanno calorosamente salutata.

"Gli spezzini continuano a stupirmi a distanza di anni, non ho più parole per esprimere la riconoscenza verso questa gente, quello che loro mi hanno dato e mi continuano a dare è più di quello che io ho dato loro. Vedere i tifosi che mi salutavano al grido di ‘capitano’ è da brividi".

Che giudizio si è fatto dello Spezia di Semplici?

"È già ben evidente la mano del nuovo allenatore, non solo per il sistema di gioco, ma anche per il modo di stare in campo della squadra. La compattezza e la fase di non possesso sono decisamente migliorate. Del resto le squadre di Semplici sono sempre state molto equilibrate. Lo so bene perché a Figline, a casa mia, Semplici fu protagonista di un’impresa, con l’attuale vice Consumi allora nelle vesti di giocatore. Occorrerebbe crescere in efficacia offensiva, per soffrire un po’ di meno nella volata finale qualche gol in più bisogna trovarlo".

Con il tecnico fiorentino lo Spezia è tornato ad avere cinque punti di vantaggio dalla zona retrocessione, segnali incoraggianti?

"Senza dubbio lo sono. Mi pare che Semplici abbia adottato un sistema di gioco che implica l’impiego di giocatori di qualità, ciò potrà portare vantaggi nella costruzione del gioco".

Nel match-salvezza contro la Salernitana mancherà Nzola, occhi puntati su Shomurodov e Verde per ovviare all’assenza del bomber angolano?

"La mancanza di Nzola è molto pesante, ma magari con qualche giocatore di gamba e di inserimento si potrà ovviare al gap. Non mi dimentico quando Agudelo fece l’attaccante centrale, fu una piacevolissima sorpresa nel match contro il Milan con l’intuizione di Italiano. C’è da capire se Semplici vorrà giocare 4-3-3 o in modo diverso. Shomurodov, per caratteristiche, potrebbe anche fare l’attaccante centrale, bisognerà vedere se ne sarà convinto. La posizione dove ho visto più utilizzato l’uzbeko è l’esterno sinistro, mentre Verde può giocare ovunque. Senza contare che se Zurkowski verrà inserito a gara in corso potrà diventare determinante".

Come si prepara una sfida così importante senza i 10 giocatori impegnati con le nazionali?

"È una problematica che non agevola, il paradosso è che dovranno concentrare il lavoro negli ultimi due o tre giorni quando torneranno i nazionali. Sarà importante arrivare all’appuntamento con gamba e convinzione".

La salvezza passa dal ‘Picco’?

"È sempre stato così nella storia dello Spezia. Dal primo giorno che misi piede in quello stadio capii la forza che sprigionava, peraltro ben nota anche agli avversari. Il ‘Picco’ è il ‘Picco’, è vero ciò che affermò Angelozzi: i novemila di quello stadio equivalgono ai ventimila di un altro, i tifosi lì ti danno qualcosa in più. Dall’albergo dove ero in ritiro a Reggio Emilia i 1200 spezzini presenti al ‘Mapei’ si sentivano alla grande".

Come vede la corsa salvezza?

"L’arma in più per le Aquile sarà l’ambiente positivo, la consapevolezza da parte di tutti che la Serie A è un premio da mantenere in ogni modo. L’attaccamento e la parte emotiva saranno fondamentali. Aggiungo che per il Verona la sconfitta di Genova è stata una grande mazzata, per noi un grande sospiro di sollievo. Per la Cremonese e la Sampdoria la vedo complicata".