Erlic, ex aquilotto al mondiale con la Croazia

"La finale del 2018 la vidi in albergo in ritiro con lo Spezia. Se penso che adesso lo gioco, mi sembra pazzesco"

"La finale del Mondiale 2018 ricordo la vidi in albergo, ero in ritiro con lo Spezia. Se penso che adesso lo gioco, il Mondiale, mi sembra una cosa pazzesca, ma è vero che ci ho sempre creduto e che ce l’ho messa tutta perché il mio sogno si avverasse: giocare un mondiale, del resto, è il sogno di ogni calciatore".

E Martin Erlic, difensore croato classe 1998 del Sassuolo, non fa eccezione: c’è anche lui nel gruppo agli ordini di Zlatko Dalic che in Quatar è sceso in campo da vicecampione del mondo. Anche se, nelle due gare finora giocate, non è stato impiegato ed è rimasto in panchina.

"Della convocazione – racconta - ho saputo mentre mi allenavo al Mapei Football Center: appena rientrato nello spogliatoio ho guardato il telefonino trovandoci centinaia di messaggi di congratulazioni. I più belli? Quelli della mia famiglia: so io che difficoltà ho passato per arrivare dove sono, e i miei familiari mi hanno sempre sostenuto".

Adesso però si fa sul serio, e i pronostici vi danno tra i favoriti…

"Meglio non fidarsi dei pronostici: sarà tutto molto complicato,a partire dalle gare del girone. Servirà la massima attenzione e non vogliamo sbagliare, anche perché siamo consapevoli che rappresentiamo un popolo. E il legame tra i croati e la nazionale di calcio è fortissimo".

Un mondiale in inverno è un’eccezione…

"Occorrerà ambientarsi in fretta, ma tutte le squadre ci arrivano nelle stesse condizioni, quindi si tratta di fare i conti con difficoltà nuove, ma abbiamo lavorato per farci trovare pronto".

Anche un Mondiale senza l’Italia è un’eccezione…

"Dispiace, perché una grande squadra, e a me che gioco in Italia e conosco tanti giocatori italiani dispiace ancora di più. Purtroppo agli azzurri è andata male…"

Alla Croazia benissimo, invece: dove potete arrivare?

"Non so, vediamo. Certo siamo un bel gruppo, un mix molto riuscito tra giovani e giocatori più esperti. Poi possiamo contare su giocatori eccezionali: penso soprattutto a Modric, ma anche a Perisic e Brozovic"

Erlic è entrato in nazionale in punta di piedi e non ne è più uscito…

"Vero: non ho giocato gare di qualificazione al Mondiale, ma ho fatto solo tre partite in Nation’s League che hanno probabilmente convinto mister Dalic. E credo sia stato imporrante anche quello che ho fatto con il club: evidentemente non hanno mai smesso di seguirmi".

Con Erlic c’è anche un po’ di IItalia al Mondiale…

"Senza dubbio. Il Sassuolo è stato ed è importantissimo nel mio percorso: ho cominciato a giocare con la Primavera neroverde, con esperienze importanti al Sudtirol e soprattutto allo Spzia dove ho grandi ricordi. Il Sassuolo, tra l’altro, ha sempre creduto in me e credo di essere cresciuto anche nel corso di questa prima stagione con Dionisi, che mi sta insegnando tanto".

Stefano Fogliani