MARCO MAGI
Sport

Energia e concentrazione le armi dello Spezia. Primo passo verso la finale (ma con cautela)

A Catanzaro le Aquile hanno ritrovato la vittoria in trasferta che mancava da febbraio. Possibile turn-over nella sfida di ritorno

I colori bianconeri dello Spezia risplendono sul campo e sugli spalti

I colori bianconeri dello Spezia risplendono sul campo e sugli spalti

Va in scena... la Calabria: le prove generali col Cosenza, la rappresentazione a Catanzaro. Questo è lo Spezia che nell’andata delle semifinali playoff, ritrova la sua porta inviolata in trasferta dopo oltre due mesi (15 marzo lo 0-0 di Cesena), non vinceva in trasferta da più di tre mesi e mezzo (1° febbraio 2-0 a Cittadella), ma soprattutto recupera un’energia strategica e una concentrazione tattica, che fanno davvero sognare i tifosi. Questo è lo Spezia che sarebbero potuto arrivare secondo e conquistare la Serie A diretta, senza passare dai fastidiosi spareggi. Una squadra, quella plasmata da Luca D’Angelo, che è giunta fino a metà febbraio a mille, per poi rallentare, pur facendosi guerriera (e vincente) negli scontri diretti con le prime della classe (Sassuolo e Pisa). Ah, e adesso chi glielo dice a Salvatore che magari qualche punizione la dovrà battere il fratello Pio? Grandi giocatori entrambi, il secondo con il vantaggio dell’età (19 contro 24) e quella incredibile capacità di fare gol: 18 (17+1) in questa sua splendida stagione. L’aveva decisa anche all’andata Catanzaro-Spezia (0-1), però questa volta, la sua rete ha dato ai calabresi una sola indicazione: al Picco servirà un miracolo, poiché vincere con 3 gol di scarto è impresa mai riuscita a nessuno in questo campionato (solo il Bari l’ha fatto con 2 il 29 dicembre, in Puglia).

A parziale giustificazione del Catanzaro, diciamo che due uomini fondamentali per Caserta come Iemmello e Petriccione, erano stati colpiti dall’influenza la mattina della sfida. Con uno Spezia che si applica in quel modo, l’aggiunta di Salvatore Esposito (pronto al rientro), crediamo che avrà un impatto ancor più devastante per gli avversari. Rientrerà anche Lapadula, ma con un Di Serio così (che torna a segnare dopo 204 giorni), rapido, ficcante, deciso come lo era stato nel segmento della scorsa stagione da aquilotto, sarà difficile trovargli di nuovo spazio, al di là di un minimo turn over plausibile. Fa bene, infine, a proclamare calma D’Angelo perché alle finali nessuno ci è ancora arrivato. Sarà proibitivo per gli ospiti, ma l’impossibile accade spesso nel calcio.

Dopo essersi garantito il passaggio del turno, forse il tecnico abruzzese domenica salvaguarderà i quattro già in diffida, Elia, Aurelio, Pio Esposito (convocato al raduno della nazionale Under 21 in vista del campionato europeo) e Hristov, oltre a chi, eventualmente, si aggiungerà. I tifosi, intanto, ragionano su chi possa essere il miglior contendente. Per farlo, comunque, bisogna buttarsi alle spalle, ma non del tutto, gli esiti della regular season. Anche perché, ad esempio, la Juve Stabia non è certo la stessa asfaltata dagli aquilotti al Menti il 10 novembre (Pio Esposito, Salvatore e Colak nello 0-3), così come la Cremonese che abbiamo visto nell’andata della semifinale, non appare certo il gruppo quadrato e organizzato che ha espugnato il Picco (3-2) nel ben più recente 9 maggio.

Marco Magi

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