Divorzio tra lo Spezia e il direttore Pecini

Non ci sono state dimissioni, ma una separazione consensuale su input primario della proprietà che ha voluto un cambio di rotta

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di Fabio Bernardini

Le strade del ds Riccardo Pecini e dello Spezia si separano. Martedì sera, come anticipato da La Nazione, si è svolto in videoconferenza un summit tra l’operatore di mercato lunigianese e il patron Robert Platek. Un colloquio nel corso del quale sono state sviscerate le dinamiche del mercato appena concluso, caratterizzate dalle incomprensioni tra la proprietà e l’area tecnica, in particolare sui mancati arrivi dell’attaccante Roberto Piccoli e dell’esterno Paulo Azzi. Due giocatori che Pecini riteneva importanti nell’economia della squadra aquilotta, per i quali aveva definito a grandi linee linee gli accordi con i club di appartenenza Atalanta-Verona e Modena (prestito secco per l’ex aquilotto, prestito con diritto di riscatto a 2,7 milioni di euro per Azzi), ma sui quali la proprietà ha posto il veto. Le nette diversità di vedute sul modello gestionale da adottare, non limitate però ai soli due giocatori citati, hanno portato alla separazione "di comune accordo" - come recita il comunicato del sodalizio bianco -, "a seguito di una revisione della direzione sportiva del club".

Un divorzio che era nell’aria, nonostante i Platek avessero puntato fortissimo su Pecini nel 2021 per le sue riconosciute capacità di scopritore di talenti, addirittura esonerando il predecessore Mauro Meluso, reduce da una storica salvezza in Serie A. Le insanabili discordanze sulle strategie gestionali hanno portato alla separazione consensuale, su input primario, a quanto pare, della proprietà e dell’ad Tella che hanno sollecitato il cambio di rotta. Di sicuro il ds Pecini non ha dato le dimissioni, si va piuttosto verso una rescissione consensuale del contratto triennale in essere. Peraltro, per il ds lunigianese non mancano le proposte come capo scouting in club importanti. È poi probabile che anche il direttore tecnico Mattia Biso, stretto collaboratore di Pecini, sia destinato a lasciare lo Spezia, mentre dovrebbero restare al loro posto i responsabili del settore giovanile Ghisleni e Caliaro, a suo tempo portati dall’ormai ex Chief Football Operations Officer. Nel giro di 48 ore i Platek, che non hanno alcuna intenzione di cedere la società, nomineranno il nuovo direttore dell’area tecnica, probabilmente straniero, scelto tra vari prospetti in grado di dare continuità al progetto sportivo.

Tra i papabili c’è José Boto, ds del Paok, mentre pare più defilata la soluzione interna di Tiago Lopes del Casa Pia. Il neo direttore collaborerà a stretto contatto col confermatissimo ds Stefano Melissano, al momento sulla plancia di comando ad interim. Nella mattinata di ieri il presidente Philip Platek ha contattato mister Gotti informandolo del cambiamento. Il tecnico, dal canto suo, si è concentrato a preparare al meglio il difficilissimo match contro il Napoli. Lo Spezia sarà in emergenza, visto le pesanti assenze di Amian, Ferrer, Strelec, Ekdal, Maldini e Verde. Questi ultimi due giocatori si stanno curando in centri specializzati: Verde a Cesena (si segnalano sensibili miglioramenti), Maldini a Pietrasanta. Per Ekdal, domani si vedrà se riuscirà a correre e poi si farà una valutazione. Oltre cento i tifosi bianchi al seguito con due pullman (Curva Ferrovia, Vecchia Guardia e Gruppo Bullone).

Infine una curiosità. Mislav Orsic, ex aquilotto nel 2013-14, ha realizzato il gol con il quale la Dinamo Zagabria ha battuto il Chelsea in Champions League.