
I protagonisti del progetto ‘Rete’ della Figc
Prosegue a Spezia il progetto ‘Rete’ della Figc, un format sociale del settore giovanile scolastico ideato per promuovere l’inclusione dei minori richiedenti asilo tramite il gioco del calcio. A seguire gli allenamenti settimanali dei ragazzi ospitati dalle case di accoglienza Cittadella della Pace e Casa sulla Roccia, il delegato regionale Figc professor Pier Giorgio Baudinelli con il collaboratore Stefano e gli operatori Talib Bendra, Barbara Gemelli e Matteo Borsalino. Il calcio come mezzo di integrazione tra pari e processo di inclusione sociale queste le vere finalità del progetto che vede ragazzi del posto e tesserati Figc interagire sul campo con i giovani richiedenti asilo.
Il tutto grazie anche alla disponibilità logistica dello Spezia Popolare e del Cmd - Centro Medico e Diagnostico per le certificazioni medico agonistiche rilasciate. La stessa federazione ha distribuito materiale sportivo consistente in maglie della nazionale, palloni e pettorine per migliorare le sedute di allenamento-incontro. Quest’anno il progetto, tecnicamente parlando, si è limitato ad incontri locali di calcio a 7 mentre lo scorso anno prevedeva fasi interregionali di calcio a 9 (a Tirrenia) e nazionali.
In quell’occasione il gruppo dei ragazzi ‘spezzini’, con il nome Caritas Spezia, si guadagnò l’accesso fra le quattro squadre qualificate alle finali nazionali a Coverciano, tra le 20 regioni partecipanti, con Abruzzo, Sicilia e Calabria, conquistando un ottimo terzo posto e con i complimenti ricevuti dallo staff dell’Under 20 in particolare dal mister Bernardo Corradi e dal team manager Leonardo Bonucci.
Marco Magi
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