"Allo spareggio con tanto cuore e nervi saldi"

L’ex mediano della promozione in C1 nel 1986 presente all’Olimpico nel match con la Roma: "Ho visto una squadra ben organizzata"

"Sergio, Sergio Borgo!". Il coro per il vecchio capitano di tante battaglie è risuonato a più riprese all’Olimpico di Roma, quando ex mediano degli anni ‘80 è entrato in campo ad applaudire i 1300 tifosi aquilotti: "Il mio saluto alla curva era quello dei miei compagni, ero lì con loro. Sentiamo tutti l’appartenenza verso questa gente, ho voluto testimoniare la comunanza di affetti con il popolo spezzino. Farò di tutto per essere presente anche allo spareggio".

Borgo, non ci aspettavamo la sua presenza all’Olimpico per Roma-Spezia.

"Ho due accademie di calcio in Africa, ho un rapporto ottimo con la Roma, quindi non potevo mancare al match tra i giallorossi e il mio Spezia. Mi sono emozionato a vedere le Aquile all’Olimpico, ho mandato qualche foto ai miei ex compagni, abbiamo condiviso questa cosa. Il saluto ai tifosi ha testimoniato il ricordo lontano ma sempre vivo di un amore per i colori bianchi che è scritto addosso a tutti noi. Il coro nei miei riguardi è un’ulteriore immagine che resta dentro, un complemento a quella pagina che scrivemmo nel 1986 quando entrammo nella storia della città e della società. Quell’inno nei miei riguardi è un senso di appartenenza di tutti noi a un colore e una città".

Veniamo all’aspetto tecnico, un peccato aver lasciato la salvezza diretta per quel rigore al 90’ assegnato alla Roma.

"Lo Spezia ha giocato una buonissima gara, ho visto una squadra tonica, organizzata, di grande sostanza che avrebbe meritato di portare a casa un risultato utile e ottenere la salvezza diretta. È, del resto, la mentalità di Semplici che conosco da tempo e stimo. Poi è chiaro che in uno spareggio potrà accadere di tutto, lo so bene io che ai tempi in cui ero dirigente dello Spezia perdemmo due play-off di C2. Credo, comunque, che ci siano tutte le componenti affinché le Aquile possano giocarsi la partita alla pari in campo e anche sugli spalti perché la tifoseria spezzina è prima su molti fronti".

Preoccupa un po’ l’aspetto caratteriale di questa squadra.

"Non ho visto assenza di agonismo e determinazione, bensì organizzazione e determinazione. Solo la casualità non ha permesso di ottenere punti. Occorrerà andarsela a giocare all’ultimo tuffo, occorreranno nervi saldi, giocare la partita senza timori. E’ giusto che i bianchi vadano a giocarsi la loro gara con coraggio in una gara dove prevarrà l’aspetto mentale, lo Spezia dovrà approcciare la partita con l’orgoglio visto a Roma. Sarà un match che non avrà uno schema, chi ci sarà dovrà dare il massimo".

Fabio Bernardini

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