MASSIMO
Sport

Alla Juventus sono bastati due tiri in porta

Massimo

Benedetti

Se ci avessero detto che lo Spezia per buona parte della partita avrebbe messo sotto la Juventus, forse non ci avremmo creduto. Ma avendolo visto con i nostri occhi, sappiamo che è vero. Lo hanno visto dal vivo anche i dodicimila tifosi che hanno gremito lo stadio di viale Fieschi in una serata di solo calcio, anche per merito dei bianchi. La Juventus, però, è una squadra che può vincere con due tiri in porta ed è quello che ha fatto al Picco. Ha chiuso la partita a metà ripresa con un tiro da fuori area del campione del mondo Di Maria, entrato da dieci minuti, proprio nel momento migliore delle Aquile. Spezia che aveva fatto vedere ottime trame di gioco con il ritrovato modulo 4-3-3, ma che non è riuscito a concretizzare. Abbiamo però ancora negli occhi il ‘rigore in movimento’ di Shomurodov che ha colpito in pieno Danilo col pallone che poteva essere il gol dell’1-1 e non ci sarebbe stato nulla da dire. Perché lo Spezia, dopo un primo tempo comunque positivo nonostante lo svantaggio (sempre con l’unico tiro in porta della Juventus), era rientrato in campo con cuore, grinta e coraggio. Purtroppo i bianchi il primo tiro nello specchio della porta lo hanno fatto al 26’ della ripresa con Gyasi che si è visto negare la gioia del gol da Perin, che poi si è ripetuto anche sul colpo di testa di Nikolaou. Si è rivisto in campo Nzola è già questa è una buona notizia, l’altra è che la squadra ha dimostrato di essere viva e potrà lottare sino all’ultimo per rimanere in serie A, ad iniziare dalla trasferta di Udine e dallo spareggio tra due settimane al Picco contro il Verona. Del resto lo dice la storia, lo Spezia deve sempre soffrire per ottenere i propri traguardi...