Trovato morto in casa noto chef

Massimo Del Canale, mitico chef di Riomaggiore e già titolare del ristorante La Lanterna, è stato trovato morto nella sua casa svizzera, a Lugano, dove risiedeva da circa quattro anni

Massimo Del Canale, 64 anni

Massimo Del Canale, 64 anni

Riomaggiore, 13 luglio 2019 - La notizia è piombata nel pomeriggio ieri ieri alle Cinque Terre, come un fulmine a ciel sereno, destando sconcerto, partecipazione: Massimo Del Canale, mitico chef di Riomaggiore e già titolare del ristorante La Lanterna, è stato trovato morto nella sua casa svizzera, a Lugano, dove risiedeva da circa quattro anni.

«Lo ha stroncato un infarto» dicono alcuni. Ma non ci sono conferme ufficiali mentre rimbalza voce di sopralluoghi della Polizia locale nell’abitazione dove lo chef è spirato. Accertamenti di rito, in caso di morti improvvise e solitarie, come sarebbe quella che ha colto lo chef.

Massimo Del Canale aveva 64 anni, non aveva mai in passato manifestato problemi di salute. Sempre pimpante, dinamico e solare, col culto della buona cucina, «ambasciatore» dei patti liguri in Svizzera dove, separato dalla moglie, aveva avviato una nuova relazione sentimentale. . A Cureglia, a pochi chilometri da Lugano, aveva aperto un locale, insieme ad un socio del posto: l’osteria Lanterna-Bellavista, richiamando così nella denominazione dell’esercizio, il ristorante che, nella marina di Riomaggiore, aveva gestito per anni. «Era lontano da qui ma il suo cuore era idealmente sempre a Riomaggiore....» ricorda Luca Natale che ebbe modo di apprezzare anche l’attivismo dell’amico in Svizzera come promotore dei piatti tipici delle Cinque Terre, curatore di libri di ricette sui pesci di mare e di lago. Su Facebook, intanto, si rincorrono le testimonianze all’insegna della memoria, della riconoscenza.

«Grazie per quello che hanno fatto per me». «Mi si spezza il cuore a sapere che te ne sei andato... ma so che lassù troverai degli amici veri che ti faranno compagnia». «Che Dio possa darti la pace e la serenità che ti sei meritato...». Sono solo alcune delle frasi. Il telefono dell’Osteria Bellavista risulta staccato. Un indizio all’altra voce che rimbalza a Riomaggiore: la decisione forzata di Massimo di mettere, nel giugno scorso, in liquidazione il locale, complici delle complicazioni gestionali.

Corrado Ricci