Riaprono i musei. "La cultura è vita. Si torna alle buone abitudini"

Il sindaco annuncia la riapertura di tutte le strutture museali. Il filo del discorso riannodato a partire dalle nature morte di ‘Still life’

Il sindaco Pierluigi Peracchini nella platea del Teatro Civico

Il sindaco Pierluigi Peracchini nella platea del Teatro Civico

La Spezia, 23 aprile 2021 - Ingressi contingentati anche attraverso la prenotazione, limitazione del tempo di permanenza nelle sale con obbligo di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro dai visitatori non conviventi, obbligo di indossare la mascherina Ffp2. Con queste regole dettate dall’ultimo decreto legge del Governo, riaprono la prossima settimana anche tutti i musei civici spezzini.

«I musei sono pronti a riprendere in tutta sicurezza – afferma sereno il sindaco Pierluigi Peracchini –. I nostri servizi culturali hanno comunque sempre lavorato per prepararsi al momento in cui ci sarebbe stato il via libera. Riprendiamo, dunque, da dove c’eravamo lasciati con ‘Still Life’ e la dedica alla natura morta, che abbraccia tutte le strutture museali». In più, un ‘lampo’, visto che l’apertura al pubblico è sempre stata dal martedì alla domenica. «Al Camec presenteremo lunedì l’opera di Basquiat ‘Clay vs Liston’, che immortala il celebre incontro del 25 febbraio 1964 e che doveva essere inaugurata in quel giorno di due mesi fa. Con essa, anche una serie inedita di opere della Collezione Cozzani, mai esposte al pubblico. È sempre stato nelle intenzioni di questa amministrazione aprire i forzieri del Camec e rendere partecipe la cittadinanza di tanti tesori rimasti per troppo tempo celati». Museo Lia, Palazzina delle Arti, Etnografico e Diocesano, tutti sono pronti a riprendere il percorso. «Da una parte occorre riabituare la gente a frequentare i musei, dall’altra si deve avere la consapevolezza che, rispettare le norme, consente di poter andare in sicurezza. Riappropriamoci delle abitudini positive, la cultura è vita». Per quanto riguarda invece le biblioteche civiche, hanno sempre funzionato. «I ragazzi, in particolare – prosegue Peracchini - si sono sempre dimostrati particolarmente ligi alle regole. Vi è stato un necessario contingentamento, per garantire un’affluenza adeguata, ma i nostri dipendenti sono stati eccezionali». Diminuzione degli accessi, ma non della passione verso la cultura. «E per promuovere le ricche biblioteche cittadine, dare suggestioni e invitare al prestito, abbiamo già approntato un progetto online, che sfrutterà le piattaforme social: una vetrina sulle nuove acquisizioni di Mazzini, Beghi e mediateca Fregoso, poi a cadenza settimanale le novità editoriali per bambini e ragazzi, e ancora libri a confronto, romanzi e saggi presentati con una breve scheda, informazioni sul catalogo e la riscoperta dei tesori della storica biblioteca di corso Cavour».