Per comprendere quanto sia particolare questa stagione di Serie B, basti pensare che dall’anno dell’istituzione dei playoff nella stagione 2004/05 al 2016-17, con un distacco tra terza e quarta superiore ai 9 punti, non si sarebbero neanche disputati gli spareggi. Le prime tre sarebbero state promosse direttamente. Da attuale terza in classifica, con 9 punti di vantaggio sulle quarte (Bari e Cremonese), lo Spezia avrebbe avuto ben più di una speranza di raggiungere, allungando di un solo punto, quel traguardo, affiancandosi a Sassuolo e Pisa nella risalita nella massima serie. Attualmente, la possibilità di sfruttare quel segmento di regolamento, è stata modificata: ne servono 14, di punti. Ma se il campionato 24/25 continuasse su questo trend, non si faticherebbe concretamente addirittura a ragionare sulla mancata disputa dei playoff. Il ritmo delle tre battistrada è davvero importante, ma sono soprattutto tante le formazioni che stanno deludendo e si ritrovano molto distaccate dal vertice.
Torniamo, però, per un attimo alla gara di domenica contro il Cittadella, davanti a un pubblico che, forse per il freddo e/o per l’avversario ‘inconsistente’ per classifica (ultimo) e rivalità sportiva, non si è accalcato sugli spalti del Picco. Abbiamo giustamente esaltato le qualità del centrocampista Salvatore Esposito, autore di due gol oltre che di un assist ‘pulito’ e due ‘sporchi’, insomma, mettendo lo zampino in tutte e cinque le marcature aquilotte. Il numero 5 si è potuto muovere liberamente grazie in particolare a Nagy, che si è sempre regolato di conseguenza, proteggendolo da bodyguard standogli nei pressi o allargandosi per dargli la possibilità di un appoggio smarcato. Così è arrivato ad essere il più determinante della B, con 5 gol e 7 assist, davanti anche a Shpendi (capocannoniere con 10 reti) e affiancato a Palumbo (8 gol e 4 assist). Sarà poi, pure una squadra fisica quella di mister D’Angelo, ma anche corretta: compie poco più della metà dei falli degli avversari (12 contro 22), senza contare il fallaccio di Rabbi su Hristov che, come ha dimostrato poi sui social lo stesso capitano bulgaro, non è stato poi così leggero. E dopo il dente rotto a Palermo, Petko si ritrova infatti anche 4 punti di sutura in un bel taglio nella parte alta della testa, sebbene in partita, una bella fasciatura e via, ha continuato senza problemi. E ci sarà nel prossimo turno di sabato nel derby esterno con la Samp.