"Ritardi e disservizi sui treni, ora basta"

Comitati di pendolari e associazioni scrivono al nuovo assessore regionale: "Serve un deciso cambio di passo per migliorare i trasporti"

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Chiedono ‘discontinuità col passato per dare un cambio di marcia al sistema del trasporto ferroviario in Liguria. Il Comitato Pendolari Levante Ligure, Comitato pendolari Savona-Genova, Associazione pendolari Novesi, Comitato Cinque Terre, Comitato difesa trasporti Valle Stura ed Orba e WWF Italia-Liguria hanno inviato una lettera unitaria al nuovo assessore regionale ai trasporti Augusto Sartori "per augurargli buon lavoro e chiedere una discontinuità con la gestione del passato". L’occasione è stata offerta dalla convocazione dello tavolo tecnico "auspicando, già a partire della stessa organizzazione e conduzione dei tavoli, un segnale di cambiamento. Ma il punto non sono solo i tavoli tecnici, ma le scelte sul servizio e la pianificazione nel suo complesso. Siamo di fronte a problematiche che possono variare nello specifico da tratta a tratta, ma hanno come comune denominatore il fatto che spesso si trascinano da anni, se non da decenni".

Le carenze di servizio e i “buchi” di orario, spiegano i pendolari "variano da caso a caso, ma sono comuni a tutte le tratte: che sia il servizio invernale insoddisfacente nell’estremo levante e nelle Cinque Terre o i costanti “buchi” d’orario nel Ponente, che sia il cadenzamento mancato sulla Genova-Acqui o i vuoti di servizio sulla Genova-Busalla, che sia il problema di località “minori” che hanno un servizio carente o l’attestamento dei Regionali veloci a Genova Principe invece che a Genova Brignole". Altro comune denominatore sono i tempi di percorrenza "che invece di ridursi si sono sempre più dilatati nel corso degli anni a parità di fermate effettuate, e si potrebbe continuare ancora con l’informazione inadeguata e quasi mai tempestiva, se non del tutto assente, con i ritardi e disservizi che a volte si protraggono per settimane senza alcuna spiegazione o con l’impossibilità (a quanto pare) di avere temperature accettabili (né troppo fredde né troppo calde) a bordo treno". A monte di tutto ciò le scelte da noi più volte contestate del Contratto di servizio con Trenitalia, che ha già portato incrementi delle tariffe ma senza incremento del servizio "e come contropartita treni nuovi in gran parte non adeguati a svolgere un servizio in Liguria"

Nella foto d’archivio: un treno regionale