Prue, carene e modelli di sviluppo

Roberta Della Maggesa

Hanno forme spaziali disegnate dalla fluidodinamica, forme lontane da tutte quelle che per millenni gli uomini di mare hanno creato per solcare gli oceani. Che siano yacht, supergommoni oppure motoscafi, poco importa, sono sempre e comunque dotati di motori di potenza superiore, capaci di spingere quegli oggetti che per convenzione ancora chiamiamo barche a velocità più da autodromo che da navigazione. Non c’è ragione capace di giustificare la folle corsa che quei motori permettono. Che fretta mai potrebbe esserci per i vacanzieri dell’azzurro mare d’agosto se non quella di uno spritz prima che faccia sera dalla parte opposta dell’orizzonte?