Porticciolo, stop a pallonate e tuffi. Meglio il solarium a pagamento

Porto Venere, decisione del Comune per non disturbare i turisti

In calata vietato giocare al pallone

In calata vietato giocare al pallone

Porto Venere, 24 giugno 2018 - Le pallonate dei ragazzini in calata hanno dato il via, ufficialmente, all’estate a Porto Venere. Un tormento per residenti, commercianti e anche per turisti, perché quei tiri di precisione, che possono sembrare innocenti, tra giovani, hanno sempre infastidito i passanti e chi abita nella zona, tanto che l’amministrazione comunale si è vista costretta, già da due anni, a firmare un’apposita ordinanza contro le pallonate. E la polizia municipale, al comando di Andrea Maestripieri, a ‘strappare’ multe salate.

L’anno scorso le contravvenzioni elevate, di ben 200 euro ciascuna, che il più delle volte vengono recapitate ai genitori dei minorenni, sono state una decina. Il divieto di tirare pallonate in calata, ossia su quel percorso a picco sul mare che dalla piazzetta del borgo porta dritti alla chiesetta di San Pietro, è sempre in vigore: sono infatti iniziati severi controlli da parte della municipale per il quieto vivere dei ‘grandi’, che a quel via vai di pallone preferiscono il relax.

E proprio per garantire un maggiore relax a residenti e turisti, la società Porto Venere Servizi Portuali, partecipata del Comune, ha interdetto una parte del porticciolo turistico che si affaccia sulla calata, destinandolo a solarium. Al bando dunque quei teli buttati per terra e sugli scogli, a pochi metri di distanza dagli ormeggi degli yacht, gli schiamazzi e i tuffi dei ragazzini in mare. Sono al momento 25 le sdraie posizionate sul porticciolo, ma il gestore (la Porto Venere Servizi Portuali e Turistici Srl, presieduto da Ferruccio Rossi) è pronto a ricavare nuovi spazi per arrivare a collocare una quarantina di sdraia.

I prezzi? Non economici ma neppure eccessivamente onerosi, se si pensa comunque che siamo a Porto Venere, perla turistica dello Spezzino. Affittare tutto il giorno lo sdraio costa 15 euro, se si è residente invece 13 euro, affittarlo per mezza giornata invece costa 8 euro. C’è poi la possibilità di sottoscrivere abbonamenti mensili e stagionali. E lì i posti vanno a ruba, anche tra chi abita nel borgo. Residenti che guardano, a quanto sembra, con soddisfazione la ‘novità’ dell’estate 2018 portovenerese, con la ‘monetizzazione’ del porticciolo, il cui accesso, sebbene trattandosi di un luogo pubblico, obbliga a mettere mano al proprio portafoglio. Un giudizio favorevole proprio perché chi desidera allontanarsi dalla ‘bolgia’ della calata, e in particolare da quelle pallonate ‘scappate’ alla vista dei vigili locali, oggi ne ha la possibilità.

Laura Provitina