Ponte, entra in azione la trivella

Ad Albiano a pieno regime i lavori per la ricostruzione: perforato il terreno per realizzare la pila centrale che sosterrà l’impalcato

Il rumore della enorme trivella gialla e nera faceva da sottofondo. Non si è fermata neppure un attimo e ha continuato a perforare il terreno per realizzare la pila centrale che sosterrà l’impalcato del nuovo ponte. Ieri tutti gli occhi erano puntati sul cantiere per il nuovo ponte di Albiano, per un sopralluogo che rientrava nel Tavolo permanente per il monitoraggio del Programma del commissario straordinario. Due le visite previste, una sul cantiere del ponte e una, altrettanto importante, al cantiere per le rampe sulla A12. Gli ospiti attesi erano di tutto rispetto, sono intervenuti il sindaco di Aulla Roberto Valettini, il presidente di Anas Claudio Andrea Gemme, il commissario Fulvio Maria Soccodato, Raffaella Paita, presidente della IX Commissione trasporti della Camera dei deputati, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Al cantiere per le rampe sono poi arrivati Stefania Pucciarelli, sottosegretario alla Difesa e il viceministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Alessandro Morelli. Da tutti soddisfazione per il cantiere che sta procedendo, sotto gli occhi attenti degli abitanti di Albiano. "Finalmente vediamo che i lavori sono cominciati in maniera fattiva – ha esordito Valettini – è rassicurante, un esempio di collaborazione delle istituzioni nell’interesse delle collettività. Con il commissario in particolare si è instaurato un rapporto proficuo". Gemme ha ringraziato quanti stanno lavorando con determinazione. "Il fatto drammatico dell’otto aprile, si sta risolvendo grazie a un team compatto. La presenza dei due presidenti di regione ci offre la possibilità di confermare il crono programma. Lo stato di avanzamento dei lavori mi ha impressionato, stiamo cercando di dare speranza al territorio". Anche Raffaella Paita ha ringraziato enti e maestranze, evidenziando l’importanza di semplificare le leggi, per realizzare opere pubbliche in tempi più rapidi.

Ha auspicato il termine di tre opere: il ponte, le rampe e la bretella Ceparana - Santo Stefano. Spazio poi al presidente Toti. "Quando si parla col rumore del cantiere di sottofondo va bene e non servono molte parole. Siamo in una zona di confine, il cantiere rappresenta il meglio della collaborazione, è un’opera che insiste su un’area di confine, interessa uno spazio vasto, molti si sono mobilitati, molti hanno sofferto. Vedere il cantiere aperto porta un sospiro di sollievo, credo sia possibile fare le cose, servono leggi più semplici, la volontà di persone e istituzioni. Simbolicamente un ponte mette assieme le persone, è questo che vogliamo celebrare". Per finire l’intervento di Giani. "Il mio pensiero va al giorno del crollo c’è stata la capacità di avere il ponte in tempi ragionevoli, se la sfida è vincente il riconoscimento va al commissario e ad Anas, alla ministra De Micheli che aveva scelto Soccodato. Ho visto i sacrifici degli abitanti di Albiano, so che dovranno aspettare ancora, ma possono vedere la luce. Questo ponte è simbolo di unione".

Monica Leoncini

Nelle foto (di Massimo PasqualI): Toti e Giani, il cantiere del Ponte, sotto Gemme