MARCO MAGI
Cronaca

Due astrofili scoprono una nuova cometa. Alla Pieve il cielo regala un’altra meraviglia

Protagonisti dell’osservazione gli spezzini Sannino e Scarfi. L’asteroide già catalogato con questa dicitura dal Mirror Planet Center

Gli astrofili spezzini Luigi Sannino e Giulio Scarfi

La Spezia, 4 ottobre 2021 - Nei gloriosi anni ‘90, gli appassionati dell’Associazione astrofili spezzini scoprirono, dall’Osservatorio di Viseggi – da loro ideato, costruito, finanziato e mantenuto dal 1982 fino al 2014 – ben 7 asteroidi. Il loro prezioso contributo alla ricerca astronomica internazionale, si è perpetuato anche negli anni successivi e questa volta, ed è ciò che andremo a raccontare, si esprime invece con la scoperta della natura cometaria di un asteroide. Insomma, di una cometa.  

Dobbiamo spostarci con la memoria e con lo sguardo a quasi due mesi fa, per vivere quel momento storico almeno nella mente. Torniamo alla sera di mercoledì 11 agosto, quando in tutto il mondo la gente si reca nei luoghi più bui e privi dell’ormai devastante inquinamento luminoso prodotto dalle nostre città, per assistere allo spettacolo delle cosiddette ‘stelle cadenti’. All’Osservatorio astronomico Iota Scorpii della Pieve, attuale sito di ricerca degli Astrofili spezzini, i due membri Luigi Sannino e Giulio Scarfì sono alla caccia di asteroidi veloci per dare loro conferma di esistenza.

Alle 23.30, quindi, in una normale serata di routine di ricerca di asteroidi in veloce passaggio vicino alla Terra, appare finalmente sul monitor dell’Osservatorio qualcosa di speciale. "Un piccolo e debole punto di magnitudine 19.6 – spiegano Sannino e Scarfì –, centoquarantanovemila volte meno luminoso della stellina più debole che possiamo vedere in montagna sotto un cielo perfetto. È l’asteroide con denominazione temporanea A10zRhK scoperto due notti prima dalla survey automatica Atlas e che corre veloce a 56 secondi al minuto in mezzo alle stelle della costellazione di Cassiopea". Come sempre le coordinate dell’oggetto vengono spedite al Minor Planet Center, che raccoglie le osservazioni asteroidali da tutto il mondo sia di professionisti che di dilettanti avanzati. La sera successiva, sempre i due astrofili del sodalizio spezzino decidono nuovamente di ripuntare il solito oggetto per seguirlo e spedire le coordinate al Minor Planet Center. "Ma questa volta, quando il piccolo puntino appare sullo schermo, lo fa con una forma strana e cioè con piccolo alone intorno al nucleo dell’oggetto simile alla chioma di una cometa". Luigi e Giulio, grazie all’esperienza pluriennale, comprendono immediatamente che l’oggetto non era un asteroide ma una nuova cometa. L’osservazione della natura cometaria dell’oggetto viene spedita e accettata a livello internazionale e l’oggetto viene immediatamente riclassificato. Dopo una settimana, il 18 agosto, il Minor Planet Center, finalmente, pubblica una circolare ufficiale (la numero 2021-Q42) nella quale si evidenzia la scoperta della natura cometaria dell’asteroide A10zRkH da parte dei due astrofili spezzini e che prenderà quindi il nome di C/2021 P4 (Atlas).