Muore a 44 anni tra le braccia del marito

Fulminata da un infarto dopo un dolore al petto la moglie del coordinatore provinciale della Federazione nuoto. Aveva due figli.

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La Spezia, 7 agosto 2020 - Prima un fastidio, un dolore leggero. Poi sempre più forte, proprio lì, all’altezza del cuore. Un cuore che mai aveva dato problemi. E che l’altra sera ha tragicamente ceduto nel bel mezzo della visione di un film alla televisione, fra le mura domestiche, al fianco del marito che ha fatto l’impossibile del rianimarla. E’ morta così Nadia Pistone, 44 anni, dipendente della mensa del Cantiere navale Riva di viale San Bartolomeo, madre di due figli di 14 e 16 anni. Nadia - uno specchio della salute - si è spenta in una manciata di minuti tra le braccia del marito Alessandro Cananzi, famoso geometra spezzino, coordinatore provinciale della Federazione nazionale nuoto.

Alle prime avvisaglie del dolore ha capito che lo stesso non era da sottovalutare. Ha chiamato il 118. Nel frattempo lei ha perso i sensi. Il soccorso è scattato col codice rosso, al massimo livello dell’emergenza. Mentre l’automedica partiva da via Mario Asso per raggiungere l’abitazione, nella vicina via Galvani, l’operatore della centrale era in contatto con Alessandro che, anche a motivo della passione per il nuoto, ben conosce la tecnica della rianimazione e ha riferito sugli atti posti in essere. Ma non è riuscito a strappare alla morte la moglie. Non ce l’ hanno fatto nemmeno i soccorritori del 118, che si sono prodigati nelle manovre. Esausti, ma coscienti di aver dato il massimo, hanno desistito dopo la vana attesa della ripresa del battito. Era da poco passata la mezzanotte. E a quel punto l’emergenza da affrontate è stata quella di confortare Alessandro e figli, increduli di essere rimasti orfani.

Alessandro ha trovato la forza di dare l’annuncio agli amici con la formula più rapida a capillare. Poche parole intrise di disperazione, digitate con le lacrime agli occhi: "Vederti morire fra le mie braccia è un dolore troppo grande. Ti amo amore mio ora stai serena e vivi la tua nuova vita...". Le attestazioni di conforto a mezzo social non sono tardate ad arrivare. Parole difficili da trovare di fronte alla fine improvvisa di una donna nel pieno della vita. "Una donna stimata, solare; una moglie e una madre esemplare, premurosa, non solo con i suoi cari, ma con tutti gli amici, le persone che incontrava". ricorda il cugino Simone Cananzi che si è fatto carico di stendere un cordone protettivo su Alessandro e i figlioletti, Abbiamo parlato con lui. E, dopo aver ottenuto l’autorizzazione del cugino ad interloquire per una corretta rappresentazione dei fatti, sente il bisogno di rilanciare la gratitudine di Alessandro verso tutti coloro che in questo momento si stanno stringendo attorno a lui e ai figli. "Una grande testimonianza di affetto, che lo conforta...".

Talmente inspiegabile la morte della Nadia, che la direzione sanitaria dell’Asl ha disposto un accertamento per risalire ad eventuali cause occulte del decesso, là dove niente faceva presagire il rischio di un infarto dagli effetti letali. Per questo i funerali non sono stati ancora fissati. La salma non è stata ancora esposta all’obitorio; lì in molti ieri si sono recati sperando di raccogliersi davanti alle spoglie di Nadia, pregare, meditare, testimoniare cordoglio a lei, Alessandro e ai figlioletti.

"Grazie, grazie.." continua a dire Simone impegnato a veicolare le attestazioni di affetto al cugino e ai ragazzi.