«Lascia la politica o saranno guai». Lettera intimidatoria al militante Pd

Il ventenne Dalhoumi di nuovo nel mirino dopo gli insulti razzisti

Houssem Dalhoumi

Houssem Dalhoumi

La Spezia, 19 aprile 2017 - PRESO di mira prima con insulti e adesso anche con minacce perché ha un nome e un cognome che suonano stranieri e perché fa politica, nel Pd. Accade di nuovo a Houssem Dalhoumi, 21 anni, studente di scienze politiche, spezzino di origini tunisine, impegnato nelle fila dei giovani democratici. Il 28 marzo scorso era stato fatto oggetto di pesanti offese a sfondo razziale, sulla bacheca Facebook di un organo di informazione, dopo aver annunciato pubblicamente il passaggio dall’ala orlandiano-cuperliana del Pd a quella renziana. Ieri, nella cassetta postale di casa, Dalhoumi ha trovato una lettera intimidatoria. Poche parole, scritte probabilmente al computer, tutte in maiuscolo e con insulto finale: «Ritirati dalla politica altrimenti saranno guai.... Piddino di m....!». Lui reagisce e pubblica la foto della lettera sulla propria pagina facebook, annunciando l’intenzione di presentare denuncia.

LA SITUAZIONE, dunque, si sta facendo seria. Al punto che Dalhoumi, d’intesa con l’avvocato al quale si è affidato, Federico Lera, ieri ha scelto di non rilasciare commenti sull’episodio. Quel che si sa, è che il giovane si è ritrovato la lettera minatoria nella cassetta delle lettere ieri mattina, intorno alle 8, quando è uscito. Qualcuno, dunque, si è preso la briga di assumere informazioni su di lui per scoprire dove abita e consegnare l’intimidazione. Anonima. Un “salto di qualità” rispetto ai pur pesanti insulti sul web di fine marzo. Tant’è che l’avvocato con ogni probabilità unirà i due episodi in un’unica circostanziata denuncia, che sarà deposita questa mattina. Il nuovo fatto, quindi, fa vedere sotto una luce diversa anche i messaggi facebook di tre settimane fa, e anch’essi diventano oggi oggetto di richiesta di indagini.

LO STUDENTE, ieri, aveva affidato a caldo alla sua pagina facebook alcune riflessioni, a margine della foto della lettera intimidatoria: «Mi auguro sia uno scherzo di cattivo gusto o un pesce d’aprile arrivare in ritardo. Mi auguro solo questo! Un messaggio del genere è inquietante. Ma assicuro a voi tutti che dalla politica non mi ritirerò mai e poi mai. I sogni e le passioni accompagnati alla dedizione non si abbandonano mai. Vado avanti per la mia strada sapendo di essere nel giusto. Fatevene una ragione!».

SULLA PAGINA facebook di Dalhoumi i messaggi di solidarietà sono stati innumerevoli. Sono arrivati dal mondo della politica, non solo di matrice Pd, ma anche da tantissimi ragazzi e da persone che neppure lo conoscono. Per tutti, citiamo la pagina facebook “Spezzino Vero”: «HouSsem Dalhoumi è un ragazzo che non conosco, se non per averne letto sulla carta stampata e perché so che ogni tanto compaiono i suoi like o qualche commento anche qui sopra. (...). Esprimo la mia vicinanza a lui, perché mi fa tristezza il mondo dell’insulto libero; della violenza delle parole che si nasconde dietro una presunta “libertà di parola”. Anche se fosse un semplice scherzo di cattivo gusto sarebbe veramente indice di tristezza».