Ha iniziato la campagna elettorale con una brutta sorpresa. Il suo manifesto infatti è stato vandalizzato con scritte minacciose tanto da costringerlo alla denuncia alle forze dell’ordine. Francesco Ponzanelli è il coordinatore provinciale e capolista dell’Udc che si schiera a sostegno del candidato presidente del centro destra.
Adesso è tutto tranquillo?
"Si, c’è una denuncia che farà il suo corso. Poi a parte le schermaglie quotidiane che fanno parte della politica è una campagna vibrante e faticosa".
La domanda se la pongono in tanti. Ma da chi è rappresentata la Democrazia Cristiana?
"Da noi. Lo scudo crociato appartiere all’Udc. Poi la vicinanza, il passato e le idee possono anche essere patrimonio di altri".
Cosa si aspetta dall’Udc alle prossime regionali?
"Siamo in fase di crescita e sperimentazione. Per noi questo appuntamento rappresenta un’ importante vetrina e allo stesso tempo un banco di prova che ci deve far crescere in vista di tutti i prossimi appuntamenti elettoriali".
A proposito di crescita. Quantoe è cambiato Francesco Ponzanelli ex candidato sindaco a Santo Stefano Magra e sempre all’opposizione?
"Ero più giovane e decisamente inesperto. Però l’esperienza è servita così come è stata fondamentale la parentesi come vice presidente della Provincia. Per la prima volta mi sono trovato in maggioranza quindi ho visto le cose in modo differente. Una tappa preziosa anche umanamente incontrando persone straordinarie, in particolare i dipendenti dell’ente".
Cosa l’ha convinta in Marco Bucci?
"Lo consideravo il sindaco della Liguria, sono contento che abbia accettato la proposta di diventare anche il presidente della nostra Regione. E’ una persona di grande spessore e oltre alle qualità politiche ha anche una lunga e importante esperienza manageriale. E poi conosce bene il territorio e le sue esigenze".
Nessuno certamente ha la sfera magica. Si sente di fare un pronostico?
"I sondaggi alternano il vincitore ma siamo in grande equilibrio. Parlando con tante persone ho nuovamente scoperto il problema dell’astensionismo che si ripresenterà sicuramente. Spetta però anche a noi spiegare e convincere dell’importanza del voto".
Massimo Merluzzi