I deputati spezzini restano solo due Orlando e Frija entrano alla Camera

Il vicesindaco: "Coronato un sogno coltivato con dedizione e sacrificio fin da quando ero una ragazzina"

Erano quattro, nella scorsa legislatura, gli spezzini a sedere sugli scranni della Camera dei Deputati: Andrea Orlando (Pd), Manuela Gagliardi (Coraggio Italia), Lorenzo Viviani (Lega) e Raffaella Paita (Italia Viva). Nel coltivare le azioni a favore del territorio, le bandiere di partito hanno prevalso, a Roma, sul gioco di squadra sollecitato dalla periferia a fronte di una congiunzione astro-istituzionale che resterà irripetibile, visto il taglio dei parlamentari indotto dalle legge elettorale (per la Liguria sono passati da 24 a 15). Ora saranno solo in due gli onorevoli a doversi relazionare con le istanze che salgono dal collegio allargato (provincia della Spezia e Tigullio): l’ex ministro del lavoro Andrea Orlando, capolista del Pd nel plurinominale e Maria Grazia Frijia, seconda nella compagine dei Fratelli d’Italia a ruota di Matteo Rosso nel plurinominale ’trainato’ dall’esponente di Forza Italia Roberto Bagnasco, candidato uninominale, che sfonda. La ciliegina sulla torta del ritultato di FdI arriva alle 19,45. "E’ il coronamento di un sogno personale, coltivato con dedizione e sacrificio fin da ragazza, Il risultato premia il nostro partito, motore della coalizione di centrodestra, chiamata ora a dare continuità all’impegno largamente o apprezzato. Rilevo con soddisfazione che Spezia è il capoluogo di provincia nel quale la nostra percentuale del 26,1 prevale su quella nelle altre città capoluogo liguri" dice il vicesindaco che tale resterà pendolando con Roma.

Sul fronte opposto, Orlando è assorbito dal pensiero di ricostruire il Pd: "Dobbiamo fare tesoro del segnale arrivato dalle urne".

Fallisce il tentativo di Daniele Montebello (Pd) di tirare la volata alla coalizione progressista nell’uninominale. "Una sconfitta dolorosa e pesante. Dovremo fare una riflessione seria e ripensare tutto dal basso. Ringrazio gli oltre 50mila elettori che mi hanno dato fiducia e tutti quei volontari e militanti del PD che in queste ultime settimane mi hanno permesso di vivere una nuova ed entusiasmante esperienza, conoscendo nuove realtà del Levante Ligure. Complimenti e auguri di buon lavoro a Roberto Bagnasco, nell’interesse del Paese". Paita mentre scriviamo, alle 20, esclusa dalla corsa in Liguria del tandem Italia Viva-Azione, se la gioca nel collegio plurinominale Lazio 2 per il Senato. Lorenzo Viviani (candidato dalla Lega in Veneto) pensa a rimodulare la vita dedicandosi al mare più a tu per tu con lo stesso che da Roma; rimanda ad oggi le dichiarazioni. Manca il seggio alla Camera ma è felice Federica Giorgi del Movimento Cinque Stelle: "Ci davano per morti, siamo risorti. Siamo il terzo partito! Il risultato nel collegio si fa sprone: i 5.800 voti da me riportati saranno onorati, pensando alle elezioni del prossimo anno a Sarzana". Andrea Costa, di Noi Moderati: "Gli elettori hanno sempre ragione. Hanno premiato la coalizione di centrodestra e per questo siamo felici. Per il resto c’è da ragionare: il nostro gruppo ha sofferto la comunicazione polarizzata".