Coronavirus, La Pia: "I social andrebbero cancellati"

E nel bagno dell’osteria dell’Uva sapone igienizzante per la tranquillità della clientela

Vincenzo Petrazzuoli Antica Osteria dell'Uva (foto Frascatore)

Vincenzo Petrazzuoli Antica Osteria dell'Uva (foto Frascatore)

La Spezia, 27 febbraio 2020 - Dispenser igienizzanti a portata di mano. Questa è solo una delle piccole accortezze a cui stanno lavorando gli operatori della ristorazione che, dopo ‘l’arrivo’ del Coronavirus in Italia così come alla Spezia, cercano di attrezzarsi per rasserenare la propria clientela. A mettere proprio un dispenser nel bagno della sua osteria ci ha pensato Vincenzo Petrazzuoli : "Per noi questo fenomeno è un problema. Siamo incerti sull’andamento del lavoro nel prossimo futuro. Un po’ di paura per la stagione estiva ce l’abbiamo. E pure per San Giuseppe. Da una parte però voglio restare positivo: passerà".

A fare eco a Petrazzuoli è l’edicolante di piazza Beverini, Massimo Calderari : "Il flusso di persone in corso Cavour non mi sembra poco rispetto al solito. Passeggiare in centro d’altronde non è uguale a farlo in un centro commerciale, al chiuso. L’importante è non avvicinarsi troppo vicino alle persone mentre si è per strada e lavarsi spesso le mani. Per il resto non serve creare allarmismi". Ma le piccole abitudini di alcuni clienti sono cambiate, come ha notato l’attenta barista Sandra Briganti : "Un po’ di calo in questi giorni c’è stato, ma non troppo. In compenso ho visto che alcune persone preferire stare al bancone a bere il caffè piuttosto che al tavolino. Il motivo? Forse per evitare contatti".

Negli ultimi giorni, a registrare un segnale negativo nell’affluenza di clienti, è stato anche Federico Pagni de ‘La Pia’: "È un casino. Facebook e tutti gli altri social network andrebbero cancellati. Lunedì non so dire di preciso se c’è stata meno gente: si tratta di un giorno della settimana particolare. Da martedì, invece, il calo l’ho notato". C’è anche chi tiene a precisare che, coronavirus o meno, febbraio è sempre stato un po’ sfortunato. "La stagione è quella che è – commenta David Terziani –. Da sempre questo non è un mese felice per i commercianti. I saldi sono appena finiti e la gente esce e compra meno".  

A esprimersi sulla ‘desertificazione’ post coronavirus è anche Gianfranco Bianchi , presidente di Confcommercio La Spezia. "Mi pare evidente – spiega – che non si tratta di un fenomeno banale, ma neanche così allarmante come si pensava i primi giorni. Nella gente ha creato perplessità e paura, spingendo molti a rintanarsi in casa e rifornirsi di alimenti. Da martedì però qualcuno ha iniziato a rimettere la testa fuori casa". Secondo Bianchi la panoramica sarà più definita tra un paio di settimane, lasso di tempo in cui auspica una ripresa. "L’attenzione all’igienizzazione non cesserà da un giorno all’altro – conclude – ma forse le persone inizieranno a tornare a vivere nella società. A preoccupare sono invece le disdette di prenotazioni turistiche: causeranno danni economici, e non solo a chi lavora nel settore. Con il 1° marzo credo che ci sarà una svolta. Vedremo se cesseranno divieti e blocchi, se le scuole riapriranno. Sarà un primo spartiacque utile a comprendere di più".  

Giulia T. © RIPRODUZIONE RISERVATA