Spezia, l'emozione del debutto in Serie A. Italiano: "Venderemo cara la pelle"

Gli aquilotti pronti ad esordire in Serie A domenica a Cesena contro gli emiliani. Cinque out e intanto si pensa al mercato

Vincenzo Italiano

Vincenzo Italiano

La Spezia, 25 settembre 2020 – Lo Spezia si prepara ad esordire in Serie A, l'emozione e la concentrazione di Vincenzo Italiano sono palpabili, durante la conferenza di presentazione della partita di domenica (ore 12.30) contro il Sassuolo.

Le prime impressioni?

“A parte il fatto che ci presenteremo per la prima volta davanti a questo palcoscenico importante - spiega il tecnico - , non vediamo l'ora di iniziare. Ci siamo preparati in questo periodo per farci trovare pronti per salvaguardare quello che abbiamo ottenuto un mese fa. Venderemo cara la pelle sempre, a cominciare da domenica”.

Situazione in evoluzione sul fronte della rosa.

“Siamo un cantiere aperto, nel senso che stiamo completando il gruppo, ma è normale che chi arriva deve avere il tempo per integrarsi, conoscere i compagni e questo necessita di tempo,. Per questo andremo incontro a qualche difficoltà: magari una squadra con un'identità non ben precisa. Però la squadra sta nascendo bene, abbiamo quasi tutti i ruoli quello che ricercavamo. Tutti i doppioni, per avere stimoli e possibilità. Dovremo fare in fretta a trovare l'amalgama non tralasciando l'aspetto fisico, visto che abbiamo iniziato a prepararci tardi. Avremo fuori Marchizza, Mastinu, Mattiello, Acampora e Ismajli”.

Soddisfatto della campagna acquisti?

“Con l'arrivo di Chabot abbiamo trovato il centrale mancino che cercavano, un nazionale Under 21 tedesco, ha una grande fisicità e a noi mancava un giocatore con quelle caratteristiche. Davanti manca qualcosina, abbiamo Farias che sta iniziando a lavorare forte e spero entri in forma il prima possibile. Se manca qualcosa è in attacco. Dovremo prendere un attaccante e per la punta esterna Verde, credo sarà a disposizione. Con queste due pedine, la squadra sarà fatta al 99.99 per cento, anche se non so se in chiusura di mercato potrà accadere qualcos'altro”.

In attacco meglio un veterano o un giovane?

“L'importante è che faccia gol, che abbia 18 anni o 35 poco ci importa. Il nostro mercato è diverso dalle altre, dobbiamo ottimizzare. Abbiamo portato a casa giovani con grande voglia, con spirito, per stupire”.

Potrebbe arrivare Nzola?

“Ha dimostrato che potrebbe mostrare i suoi colpi anche nella massima serie, però è di un'altra società, dunque qualsiasi giocatore arriverà, tra i nostri obiettivi, va bene. Nzola a tutti è rimasto nel cuore per quello che ha fatto quest'anno, per me anche per l'anno precedente. Il ragazzo stima l'ambiente e noi ricambiamo. Vedremo”.

L'avversario...

“Fatalità ci incontriamo di nuovo a inizio campionato però come lo scorso anno (in Coppa Italia, ndr), loro hanno il vantaggio di aver lavorato sempre con lo stesso gruppo. È il terzo anno che si trovano, giocano un grande calcio. A fine partita il mio collega mi fece i complimenti e poi siamo riusciti ad ottenere quello che abbiamo ottenuto. Affrontiamo una delle formazioni più fastidiose, non è un alibi”.

Come si sta approcciando alla A?

“Come quando sono arrivato a Spezia. Sapevo di affrontare una categoria nuova con un gruppo nuovo, di valore, ed io volevo creare una squadra che potesse dimostrare di fare bene in campionato. Questa volta gli stessi identici pensieri, mettere a posto la squadra il più presto possibile, una categoria che molti ragazzi non hanno mai toccato. Prima panchina in serie A per me e dunque dovrò curare ogni minimo dettaglio. È una categoria che non perdona questa, se non si è altezza ti fa fare brutte figure e se mi conoscete un po', questo non mi piace. Dobbiamo fare bella impressione e punti. Non piace a nessuno partecipare e perdere, fare le comparse. Questo non solamente a chiacchiere, magari giri l'Italia e prendi batoste. Servono i fatti”.

In Serie A con lo Spezia.

“Sono felicissimo di affrontare questa mia prima avventura con questi colori, con questa piazza. A parte i primi momenti con diffidenza, malumori e strascichi degli anni precedenti, ma nel momento in cui si è stabilito un rapporto vero, c'è stato un grande feeling. Questa è una carica ulteriore perché a questi luoghi mi sono affezionato”.

Un pensiero agli 'eroi' dello scorso anno.

“In questo momento devo concentrami sui ragazzi che ho a disposizione. Negli ultimi giorni, iniziamo ad essere davvero tanti, ma non ci sono problemi a preparare le partite, lo si fa con la massima attenzione. Ho chiesto alla società soltanto una cosa: di non calpestare la dignità delle persone, qualsiasi decisione sarà presa chi, andrà o chi rimarrà dei ragazzi dello scorso anno, dovremo sempre tutelare la persona. Sono ragazzi che hanno scritto la storia di questa società, hanno contribuito a portare in serie A lo Spezia, è una richiesta che ho fatto alla società. Siamo in tanti ancora dello scorso anno, non so come si evolverà il mercato. Sicuramente ci sarà sempre la massima rispetto tra me la società e tutti loro del gruppo della missione dello scorso anno”.

Ha visto il Crotone pesantemente sconfitto all'esordio, le difficoltà per una neopromossa.

“Ho seguito tutta la prima giornata di campionato, anche perché gli avversari vanno studiati, bisogna conoscerli bene e chiaramente ne ho parlato coi ragazzi. Anche loro devono sapere a cosa vanno incontro. I calabresi si sono resi conto subito che questo è un altro campionato. Bisogna essere più veloci di testa e di esecuzione, cambia tutto. Occorre adattarsi velocemente al ritmo”.

Il campo di Cesena non è il Picco.

“Oltre alle difficoltà che sappiamo, abbiamo anche questa. Partiamo in anticipo per prendere confidenza con il nostro nuovo stadio. Certo sarebbe servito qualche giorno in più, ma ci dobbiamo adattare. Non so quanto staremo lontani dal Picco, non vediamo l'ora di rientrarci”.