
"Mi hanno detto che i soldi dovevano arrivare dall’estero e che 48 ore non sarebbero state sufficienti. A questo punto io ho detto: la trattativa è chiusa".
Il presidente Mario Ceri, assai sconcertato per il comportamento dei rappresentanti della controparte dopo i diversi incontri avuti, racconta il finale della vicenda. La società, che avrebbe dovuto acquistare l’Us Grosseto era la Nmg Financial Services Consulting Srl, con sede a Milano, e a trattare con lui sono stati Gianluca Pavanello, l’avvocato Elisabetta Scuderi di Padova e Luisa Melis di Roma.
Naufragata la trattativa per la cessione con una società "fantasma", dal momento che nessuno dei presunti acquirenti ci ha messo la faccia durante le due settimane di trattativa pubblica, il Grifone ha ripreso il cammino facendo affidamento sulle proprie forze e sulla capacità, professionalità e competenza della sua struttura societaria. A questo punto, però, una cosa è uscita con chiarezza da questa vicenda: la famiglia Ceri ha bisogno dell’aiuto e del sostengo finanziario di soggetti privati e pubblici sia sotto forma di abbonamenti sia sotto forma di sponsor. La realtà attuale, però, è che la città, nonostante le dichiarazioni di tanti, ma i numeri di pochi, non è in grado di sopportare uno sforzo economico come richiede la Lega Pro.
La prima squadra, con mister Magrini, intanto continua con gli allenamenti individuali due volte al giorno: il diesse Minguzzi, ora, può lavorare tranquillamente sul mercato che si è aperto ufficialmente: trattative con Lazio, Benevento e Venezia per alcuni Under.