Due partite, due sconfitte Zecchini terra di conquista

Biancorossi sempre superati, in Coppa Italia e campionato, davanti al proprio pubblico. Nel match con il Seravezza squadra deficitaria in tutti i reparti

Migration

Lo stadio Zecchini, purtroppo, ad inizio stagione comincia ad essere già terra di conquista. Due partite casalinghe e due sconfitte con Orvietana e Seravezza oltre, ovviamente, alla sconfitta esterna di Poggibonsi: sei gol subiti ed uno fatto che porta la firma del giovane Rotondo. La prestazione offerta contro i versiliesi di mister Vangioni ha confermato la pochezza della squadra biancorossa la quale ha confermato grossi limiti in tutti i reparti.

E’ vero che i due gol degli ospiti versiliesi sono scaturiti da incredibili indecisioni della retroguardia maremma, ed è vero che di conclusioni verso la rete avversaria non ce ne sono state, ma è altrettanto vero che la funzione di "filtro" che normalmente deve svolgere il reparto di centrocampo in raccordo con reparto difensivo e reparto offensivo è mancata del tutto. Gli avversari sono stati, per lunghi tratti, padroni assoluti del campo dimostrando maggiore vivacità ed incisività. Crediamo che oltre al cosiddetto blocco psicologico, che potrebbe aver condizionato la prova dei biancorossi, molto dipenda dalla "qualità" dei giocatori che, secondo noi, sono "poco funzionali" per ottenere risultati soddisfacenti. Quella contro il Seravezza doveva essere un’altra verifica dello stato di salute della squadra, ma, alla fine, il match si è rivelato un disastro per i ragazzi di mister Silva. Lo ripetiamo: le squadre di calcio si costruiscono per tempo e con criterio e non mettendo toppe su toppe o, magari, sperando di trovare giocatori "funzionali" entro il 15 settembre.

Per il Grifone, dunque, fanalino di coda con Montespaccato e Orvietana a 0 punti, il lavoro rimane l’unica strada da percorrere in vista della gara casalinga di domenica quando allo Zecchini si presenterà il Città di Castello che domenica ha impattato in casa zero a zero contro il Ghiviborgo.

Per quanto riguarda il discorso societario abbiamo incontrato in tribuna, prima della gara contro il Seravezza, il presidente "in pectore" Salvatore Guida che si è mostrato assai fiducioso in attesa della conclusione, dal notaio dopo il preliminare firmato con transito di soldi, della trattativa della cessione con il presidente Di Matteo: questione di pochi giorni per cui sembra non esserci spazio per altre "cordate" che sembrano profumare anche di "elezioni". Ma tutto può succedere e tutto può cambiare all’improvviso come, del resto, è già capitato. Nel calcio di oggi, soprattutto a Grosseto, i fulmini a cielo sereno stanno diventando la regola.

Paolo Pighini