Crisi del settore caseario, Legambiente: "Riportiamo sulle tavole i prodotti locali"

Angelo Gentili lancia l'allarme: "Pastorizia e allevamento sono presidi essenziali"

In Maremma ci sono grandi difficoltà

In Maremma ci sono grandi difficoltà

Grosseto, 9 aprile 2020 - Quella contro il Covid-19 è una delle sfide più grandi dei nostri tempi. Con il Decreto Cura italia sono molte le misure messe in campo per sostenere i cittadini e le imprese ma è necessario un ulteriore sforzo a partire dal settore agricolo, fortemente messo alla prova. Tra i settori più penalizzati c’è quello caseario che ha registrato numeri in negativo su cui è necessario subito accendere i riflettori. E proprio la Maremma, storica terra di produttori, ne è un esempio tangibile.

A tale scopo, Legambiente agricoltura, lancia un appello e chiede di valorizzare i prodotti locali e tornare, anche in tempo di crisi sanitaria, a puntare sul km0. “La crisi del settore caseario e della pastorizia - ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile di Legambiente agricoltura - devono vederci tutti in prima linea per ammortizzare uno dei più duri colpi all’intero settore degli ultimi decenni. Gli imprenditori, anche molto giovani, che hanno deciso di investire in questo settore sono numerosi. La pastorizia e l'allevamento costituiscono presidi essenziali e svolgono un ruolo fondamentale e insostituibile per la conservazione del territorio e dell'economia delle aree collinari e montane, evitando l’abbandono dei campi ed il dissesto, e per questo devono essere sostenuti. Tra le numerose realtà, penso ad esempio alla Maremma, luogo in cui ha sede il Polo nazionale per l’agroecologia di Legambiente, in cui le conseguenze del Coronavirus si stanno già facendo sentire in maniera importante. Il primo e più importante passo da fare è quello di acquistare locale".

"I prodotti della Maremma - continua - devono tornare sulle nostre tavole e devono essere commercializzati attraverso ogni canale possibile. Inoltre, ci auguriamo che presto venga lanciata dalla nostra Regione un appello a valorizzare il km0, unico vero elemento attraverso il quale, anche nella fase post-emergenziale, sarà possibile rilanciare le nostre economie. Inoltre, sollecitiamo la distribuzione organizzata a continuare ad acquistare tali prodotti allo scopo di consentire ai consumatori di poter sostenere i produttori locali che in questo momento di emergenza sono in enorme difficoltà. Mettere in campo una simile azione - ha concluso Gentili - significa dare almeno un po' di ossigeno alle imprese, continuando a scommettere su un futuro basato su agroalimentare di qualità e stili di vita davvero green dal quale non si potrà assolutamente prescindere”.