
Si chiama "Ad Agio" e per tener fede al suo nome sono già due anni che mette a proprio agio i giudizi degli esperti. Lo scorso anno (con il vino dell’annata 2018) ottenne consensi unanimi tra quelli del Gambero Rosso che lo inserirono nella loro guida insignito di tre bicchieri, adesso – invece – con il prodotto dell’annata 2019 ha bissato il riconoscimento mettendo tutti d’accordo gli esperti di Slow Food che lo hanno inserito nella guida "Slow Wine 2024" dopo averlo dichiarato il "Top Wine". Il massimo riconoscimento che era possibile ottenere, insomma.
"Ad Agio" è il vino prodotto dall’azienda Basile, di Giovan Battista Basile, ed è un Montecucco Sangiovese Riserva Docg che prima di arrivare sul mercato deve completare un percorso rigoroso.
"Si tratta di un sangiovese in purezza – spiega Giovan Battista Basile –. Il vino resta i primi due anni ad invecchiare nel legno e poi per altri due anni si affina in bottiglia, in cantina. Alla fine, però sul mercato viene immesso ancora più tardi, dopo cinque anni appunto. Sono risultati, sia quello dello scorso anno che questo ottenuto adesso, di grande soddisfazione e che premiano la qualità di un vino fatto con grande attenzione".
Giovan Battista Basile è alla guida di un’azienda che conta 8 ettari di vitigni e che, sin dal momento suo arrivo, ha trasformato in biologica. "Io ho rilevato la proprietà nel 1999 – dice Basile – e questi terreni non erano più coltivati da almeno trenta anni. In pratica, in questa zona non c’è più traccia di addittivi da almeno mezzo secolo".
Gli otto ettari oggi in attività consentono di arrivare ad una produzione complessiva di circa 40mila bottiglie all’anno e di offrire agli appassionati un vino bianco (Montecucco Vermentino Doc) e tre rossi: oltre a "Ad Agio", appunto, ci sono il "Montecucco Sangiovese 100% Docg" e il "Maremma Toscana Doc" che i bottiglia mette sangiovese e merlot (cinquanta per cento per ogni vitigno).
Il vino giudicato "Top Wine" da Slow Food e inserito nella guida è quello dell’annata 2019 (con una produzione limitata a circa 4mila bottiglie, tutte numerate) ed ha un mercato basato quasi esclusivamente su enoteche e ristoranti di livello. In ogni caso, sarà disponibile nel corso del 2024. Senza fretta, perché "Ad Agio" – evidentemente – è un nome che rispecchia anche la filosofia di produzione scelta dall’azienda.
Luca Mantiglioni