Task force dei carabinieri, controlli serrati

Rintracciato un giovane che aveva partecipato al rave di Cinigiano: impiegati dieci militari e identificate una cinquantina di persone

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Una task force dei Carabinieri, dedicata alla tutela della sicurezza pubblica, ha agito nella tarda serata di giovedì in diversi punti della città di Grosseto dopo diverse segnalazioni di movida violenta. I militari hanno pattugliato le aree ritenute più delicate, anche in considerazione del fatto che la serata di giovedì era quella che apriva un lungo fine settimana festivo. Per questo, i Carabinieri hanno fatto accesso in diversi locali del capoluogo, molti dei quali organizzavano anche delle feste, effettuando controlli sugli avventori e sui numerosi giovani che si trovavano nelle vicinanze. La serata si è conclusa senza criticità particolari. Un giovane è stato tuttavia portato in caserma, in quanto all’esito della verifica al terminale, a suo carico è emerso un provvedimento di rintraccio per una notifica, rivelatosi poi essere relativa ad un suo coinvolgimento nel rave party tenutosi mesi fa nelle campagne di Cinigiano. I carabinieri complessivamente impiegati sono stati una decina, mentre le persone identificate sono state circa cinqunta. I militari dell’Arma hanno anche proseguito, in queste due settimane di festività natalizie, nella loro attività di prevenzione contro i furti e le truffe agli anziani. Molti gli incontri che si sono succeduti soprattutto quelli dedicati ai furti in abitazione. E’ infatti doveroso, secondo i carabinieri, "installare sistemi di difesa passiva ed allarmi, i quali, si ricorda, possono essere facilmente, e senza spese per il servizio, collegati con il numero unico di emergenza 112". Per le truffe i militari raccomandano di "fare attenzione ai canali di acquisto on line, di preferire siti noti e di maggiore affidabilità, nonché di usare sistemi di pagamento tracciati". Agli anziani, infine, a cui è stato dedicato un sostanzioso ciclo di incontri in tantissimi Comuni a tema prevenzione da furti e truffe, i carabinieri ricordano di "tenere sempre l’allerta quando qualcuno suona alla porta o chiama al telefono, specie se si qualifica come appartenente alle forze dell’ordine, ma anche come incaricato di un servizio".