"Sulle barriere architettoniche solo discorsi"

La segreteria del Pci: "Abbiamo richiesto il Peba, ma viale Risorgimento, via Fermi, via XXV Aprile e al parco l’accessibilità è negata"

Migration

"Quando abbiamo affrontato il problema delle barriere architettoniche soffermandoci su alcune situazioni certificate dai fatti siamo stati tacciati di essere poco informati". Daniele Gasperi e la segreteria del Pci torna a parlare di un problema molto sentito per la comunità di Massa. "C’è un Peba (Piano economico barriere architettoniche) e lo abbiamo richiesto, così come chiediamo quante delle risorse del comune derivanti dagli oneri di urbanizzazione vengono destinate al superamento di quelle che sono le barriere architettoniche presenti nella città e nelle frazioni – aggiungono –. Infine ci interessa sapere quali interventi il Peba o il piano delle opere pubbliche mette in campo nella programmazione comunale e quanto ha investito negli anni". Poi aggiungono: "L’Amministrazione ha voluto mettere l’accento sulle opere realizzate nell’area Conad, un’area che è vero che non ha barriere fisiche ma che poteva essere ancora meglio completata attrezzandola anche per il superamento delle barriere sensoriali. Oltre a questo eravamo stati bacchettati proprio perché sulle nuove opere e lavori l’amministrazione aveva ottemperato e lavorato per il superamento delle barriere, ovviamente solo fisiche perché quelle sensoriali evidentemente interessano relativamente o ci si pensa sempre poco, basti vedere viale Risorgimento in prossimità del presidio ospedaliero dove percorsi per ipovedenti sono completamente assenti". Secondo il Pci "su viale Risorgimento non è difficile constatare che alcuni attraversamenti pedonali sono stati effettuati senza prevedere scivoli per chi è in carrozzina e quelle sono le nuove barriere fisiche costruite durante l’esecuzione dei lavori. Non si è fatto quindi quello che doveva essere fatto per migliorare l’accessibilità". Poi chiudono: "Anche la recente pavimentazione di via Fermi, che ha interessato i marciapiedi, ha lo stesso vizio. C’erano e sono rimasti scaloni impressionanti che non favoriscono certamente il passaggio di carrozzine o favoriscono chi ha problemi di mobilità. In via XXV aprile stessa cosa, in via del Parco idem, marciapiedi che sono ostacoli insuperabili".