La tragedia di Talamone, i colleghi ricordano il dottor Giaimo: "Alleviava il dolore e la paura dei pazienti"

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Fabio Giaimo in una foto tratta dal suo profilo Facebook

Fabio Giaimo in una foto tratta dal suo profilo Facebook

Perugia, 11 agosto 2014 - C'è grande sgomento e disperazione a Castiglione del Lago per la morte di Fabio Giaimo, 57 anni, medico responsabile del servizio di anestesia e rianimazione degli ospedali del Trasimeno. "Chi e' stato assistito dal dottor Giaimo, gli ha riconosciuto l'impegno non solo nell'alleviare il dolore ma soprattutto l'incertezza e la paura legati all'anestesia". A ricordare con queste parole il sub morto ieri in Toscana, sono la direzione aziendale dell'Usl Umbria 1, i colleghi e gli amici. Tutti esprimono "profonde condoglianze" alla famiglia, ricordandolo con "grande stima". Giaimo ha lavorato per l'Asl2 e poi Usl Umbria 1 dal 1989. "In questi anni - si sottolinea in una nota dell'Azienda sanitaria - tutti i colleghi hanno potuto apprezzare la sua professionalita' e umanita', le innumerevoli persone che ha assistito soprattutto durante gli interventi chirurgici hanno sempre riconosciuto il suo merito nell'alleviare non solo il dolore, ma soprattutto l'incertezza o la paura legati all'anestesia".

Secondo colleghi e amici, Giaimo "era un uomo e un medico pieno di energia che si dedicava con passione al suo lavoro e alla famiglia e anche ad altre numerose attivita' tra cui spicca l'impegno del volontariato per portare assistenza medica e sociale nel Malawi". E' stato infatti uno degli animatori del progetto di volontariato "Amici del Malawi di Perugia" e piu' volte si e' recato in Africa per contribuire anche in prima persona ad aiutare quelle popolazioni, e in particolare i bambini e i malati, sostenendo la costruzione di un ospedale e di ambulatori oltre alle attivita' di formazione per medici e infermieri. "La direzione e tutti i colleghi - sottolineano ancora - lo ricordano con profondo affetto per la sua disponibilita' e per l'allegria che sapeva profondere in un semplice saluto o anche durante una lunga seduta operatoria. Portava idee nuove e una carica di energia nelle riunioni e nei momenti di confronto, non ha mai smesso di studiare ed aggiornarsi, era un professionista completo e competente. Per molti un amico prezioso. Manchera' a tutti".