
Lo stupro di guerra, arma di guerra arcaica, lo abbiamo visto ricomparire in tutto il suo orrore nei due conflitti...
Lo stupro di guerra, arma di guerra arcaica, lo abbiamo visto ricomparire in tutto il suo orrore nei due conflitti più vicini a noi, in Ucraina e in Mediorente. Proprio in Europa c’era stato il banco di prova che aveva portato nel 1998 al riconoscimento giuridico internazionale dello stupro come arma di guerra e delitto contro l’umanità, dopo le guerre degli anni Novanta nei Paesi dell’ex Jugoslavia. Anna Di Lellio , giornalista e docente di relazioni internazionali alla New York University e all’American University in Kosovo, co-fondatrice dell’organizzazione ’Kosov Oral History Initiative’, ha lavorato nel teatro delle guerre balcaniche prima come portavoce del Programma alimentare mondiale dai campi profughi e poi come funzionaria dell’Onu e dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa).
Oggi alle 18 sarà alla Libreria delle Ragazze di via Fanti, a Grosseto, a parlare della sua esperienza sul campo e del suo recentissimo libro, con Garentina Kraja, ’Il legame più forte’, una storia orale di sopravvissuti allo stupro di guerra in Kosovo che raccoglie le testimonianze delle donne albanesi del Kosovo.
Sarà proiettato anche il docufilm ’Thinking for you’, un’installazione artistica realizzata in Kosovo: 50mila abiti appesi nello stadio di Pristina, raccolti con un tam tam internazionale.