Segnalazione del sindacato: "Troppo caldo in ospedale. Disagi per pazienti e lavoratori"

Corsini (Usb): "Registrati anche 33 gradi in un’ala del reparto di Medicina. Bisogna intervenire subito"

Segnalazione del sindacato: "Troppo caldo in ospedale. Disagi per pazienti e lavoratori"

Corsini (Usb): "Registrati anche 33 gradi in un’ala del reparto di Medicina. Bisogna intervenire subito"

Trentatré gradi. Ma non fuori, sotto il sole di agosto, bensì dentro, in una corsia ospedaliera. È quanto è stato registrato nei giorni scorsi in un’ala della Medicina del nosocomio di Castel del Piano e il sindacato alza la voce. Lo fa per due motivi, uno per tutelare i pazienti che in questa area di ospedale sono ricoverati (il blocco conta 10 posti letto) e poi per i lavoratori, infermieri e Oss costretti a lavorare con temperature proibitive. Questo disagio riguarda solo una porzione del reparto di Medicina, qui l’aria condizionata non c’è e in più non ci sono abbastanza finestre che agevolano il ricambio d’aria.

"Lavorano a turno un infermiere e un Oss – spiega Stefano Corsini, della federazione provinciale dell’Usb (Unione Sindacale di Base) –. Nello specifico l’Oss è chiamato a muoversi tra il reparto con aria condizionata e quello senza con evidenti sbalzi di temperatura. Appena la situazione mi è stata segnalata ho preso immediatamente contatto con i responsabili che mi hanno assicurato un intervento. Il problema è che non si può aspettare l’arrivo delle alte temperature per intervenire".

Di recente si è svolto un sopralluogo per verificare come poter intervenire per abbassare le temperature. Se la rete elettrica sopporta il carico, l’opzione sarà quella di installare degli split ma non si sa con quali tempi di attesa.

La seconda opzione è quella di trasferire i pazienti nel modulo dove invece è presente l’aria condizionata. "Questo è un esempio concreto di come manchi la programmazione all’interno dell’ospedale – commenta Corsini –, perché non si dovrebbe arrivare a questi estremi. Spero che il problema si risolva in fretta per il bene dei pazienti e per quello dei dipendenti, in generale già fortemente stressati da condizioni lavorative estreme a causa della mancanza di personale".

Problemi simili sono stati riscontrati anche nell’ospedale di Abbadia San Salvatore, nel versante senese del Monte Amiata. Anche qui si sono registrate. In questo caso, dopo la segnalazione da parte della segreteria provinciale di NarsInd la Direzione dell’ospedale di Abbadia San Salvatore ha attivato con urgenza l’acquisto di condizionatori portatili per i locali con le temperature più critiche.

Nicola Ciuffoletti