Sedicenne scompare: trovato dopo un giorno. Ha chiamato il padre

Il ragazzo doveva rientrare a Empoli dove studia e gioca a basket, ma dopo esser salito sul treno aveva fatto perdere le tracce

Ricerche dei carabinieri in varie stazioni ferroviarie

Ricerche dei carabinieri in varie stazioni ferroviarie

Grosseto, 14 ottobre 2020 - Ha deciso di chiamare suo babbo quando forse si è reso conto di quello che aveva combinato. "Ciao babbo, sono dalla zia a Roma". Queste le parole che si è sentito dire il grossetano di 65 anni che in questo ultimo giorno e mezzo ha sperato di ricevere quella telefonata come nessun altro. Dall’altro capo della cornetta c’era il figlio di 16 anni, grossetano e giocatore di basket, che da lunedì subito dopo pranzo, aveva "staccato" il telefono. Quasi due giorni di inferno per i genitori, parenti e amici dell’adolescente che era scomparso nel nulla, dopo aver preso il treno nella tarda mattinata per raggiungere Empoli, la cittadina dove gioca a basket e studia. Era scomparso dopo aver salutato la madre con un messaggio vocale sullo smartphone. Una storia brutta, che fortunatamente ha avuto un lieto fine, come ltutti si auguravano fin dall’inizio.

Il ragazzo da settembre aveva iniziato un nuovo capitolo della sua vita: dall’inizio della scuola si era infatti trasferito ad Empoli perchè era stato ingaggiato da una società di basket. Una scommessa che il sedicenne aveva accolto con entusiasmo. Dopo gli anni trascorsi a far canestri nelle varie squadre giovanili maremmane era arrivata un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Una rivoluzione, dunque, che il ragazzo aveva iniziato a vivere nella nuova scuola, nel suo nuovo appartamento nella foresteria della società che lo aveva inserito nel team Under 18.

Poi qualcosa si deve essere rotto. Era stata la madre a dare la notizia via social della scomparsa del figlio. Un disperato appello che fortunatamente, dopo quasi due giorni, si è trasformato in un bruttissimo ricordo e poco di più. "Il cambio di città, di scuola e di compagni di squadra forse lo aveva mandato un po’ in confusione – racconta – tanto che io gli avevo anche detto che se la situazione lo avesse disturbato, avrebbe potuto lasciare Empoli e tornare a casa. Senza problemi. Era una scelta che doveva fare, senza bocciature. Infatti questa settimana aveva preferito partire di lunedì invece che di domenica come faceva sempre". Ma nulla lasciava presagire la scomparsa: "Ringrazio tutti – ha detto la madre con un messaggio rivolto alle Forze dell’ordine – per tutto quello che avete fatto per me in questi due giorni che sono stati un vero e proprio inferno".

Il sedicenne era salito in treno a Grosseto e poi avrebbe dovuto prendere, per raggiungere Empoli, la coincidenza del convoglio alla stazione di Livorno. E’ proprio nella città labronica che deve essere successo qualcosa. Non si esclude dunque che il ragazzo sia sceso a Livorno e quella coincidenza non l’abbia mai presa. "Mi aveva chiesto chiesto quanto costava un biglietto per Milano – aveva raccontato la madre – ma era una discussione come tante altre, in attesa del treno. Non so cosa pensare". Il ragazzo, dunque, invece che andare a Empoli aveva preso un treno in direzione di Roma. E la sera è andato dalla zia, la sorella di suo padre, che quando l’ha visto ha immediatamente avvertito la famiglia e le Forze dell’ordine dello scampato pericolo. Oggi il ragazzo racconterà la sua verità. Come mai questa fuga. Magari è stata solo una ragazzata.

Matteo Alfieri