Saldi, domani si parte Attenzione ai furbetti

Secondo le stime di Confcommercio e Confesercenti per l’acquisto di capi ogni famiglia italiana spenderà in media 202 euro per 3,1 miliardi di euro

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GROSSETO

"Noi negozianti siamo pronti". Inizia così Marialetizia Fanara, presidente provinciale Federmoda Confcommercio Grosseto. "Sarà, come sempre, un’occasione per fare buoni affari". "I saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità – continua Fanara – in particolare se consideriamo le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni. Con l’aggiornamento dei listini, già da aprile i costi della merce, in particolare dei prodotti tessili, sono aumentati per noi anche del 20 per cento. Una situazione che ha costretto molti negozianti a diminuire i margini e che rischia di stritolare il piccolo commercio dopo le gravissime perdite del periodo pandemico e l’aumento di tutti i costi fissi". Sebbene buone, le aspettative sui saldi si sono molto abbassate. Difficilmente si rivedranno presto le code davanti ai negozi, lo sanno tutti, e non dipende solo dal ridimensionamento dei consumi delle famiglie o dai cambiamenti negli stili di vita in particolare post covid. "Il fatto è che i saldi hanno perso il loro appeal da anni ormai – aggiunge Fanara – praticamente si può comprare con lo sconto tutto l’anno tra vendite promozionali, offerte speciali, pre-saldi per chi ha la tessera ecc. Lo fanno nelle grandi catene di abbigliamento e nei portali on line e questo condiziona l’intero mondo del retail. A stimolare gli acquisti sono piuttosto gli eventi e le iniziative che servono ad animare il territorio, magari nelle serate estive". Sulla questione commercio on line, interviene il sindacato nazionale Federmoda Confcommercio. "Il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori ha finora resistito all’incremento dei prezzi a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi – dice Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio - dando alla clientela la possibilità di acquistare a prezzi veramente convenienti. L’acquisto nei negozi di prossimità, rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Anche per questo non è ammissibile una concorrenza sleale dei colossi del web che hanno, peraltro, beneficiato di un’importante rendita di posizione. Chiediamo, quindi, che vengano quanto prima attuati gli accordi internazionali sull’entrata in vigore della global minimum tax. Già questo, sarebbe un primo passo verso un mercato più democratico". Parla di una spesa media di 170 euro invece Confesercenti per i saldi di fine stagione. "Una boccata di ossigeno per molte aziende. I saldi, nonostante l’avanzare delle vendite on-line, restano ancora una di quelle occasioni in cui si preferisce acquistare nei negozi reali – inizia Giovanni Caso, il presidente provinciale di Confesercenti – Le aspettative per questi saldi sono alte. C’è un ritorno al passato: niente mascherine né ingressi contingentati nei negozi. A beneficiare della stagione di sconti saranno soprattutto i settori abbigliamento e scarpe. Magliette, costumi, sandali, e più in generale moda mare, anche grazie al forte caldo di giugno. Un altro settore in crescita è quello degli abiti da cerimonia, che invece aveva sofferto molto in questi due anni. Il fatto che il caldo sia arrivato prima ha favorito le vendite. Negli ultimi anni avevamo assistito ad un arrivo della bella stagione che coincideva con l’avvio dei saldi". Poi conclude: "Resta comunque il nodo dell’inizio delle svendite - chiiude Caso – da tempo chiediamo che l’avvio dei saldi venga spostato a fine luglio così da garantire ai commercianti un periodo più lungo per vendere la merce a prezzo pieno".